Oggi, 100 anni fa, moriva Modigliani. Tutte le iniziative per ricordarlo
Livorno celebrerà venerdì 24 gennaio l’importante ricorrenza con tutta una serie di iniziative volte a ricostruirne la memoria e la grandezza artistica. Il programma
Era il 24 gennaio 1920 quando Amedeo Modigliani morì all’Hopital de la Charité a Parigi. A cento anni da quella data, Livorno celebrerà venerdì 24 gennaio l’importante ricorrenza con tutta una serie di iniziative volte a ricostruirne la memoria e la grandezza artistica. Spettacoli teatrali, illuminazioni scenografiche, proiezione film , visite guidate alla casa natale, letture, ricordi, pensieri.
Venerdì 24 gennaio Dedo (come veniva chiamato a Livorno) tornerà idealmente nella sua città come lui avrebbe voluto.
Le iniziative in programma per venerdì 24 gennaio
La grande retrospettiva “Modigliani e l’avventura di Montparnasse” al Museo della Città rimarrà aperta venerdì 24 gennaio ( come ogni weekend: venerdì, sabato e domenica) fino alle ore 23. Orario 10-23.
La Biblioteca dei Bottini dell’Olio propone la proiezione del film “Modì, vita di Amedeo Modigliani” lo sceneggiato in tre episodi, realizzato dalla RAI negli anni Ottanta con un indimenticabile Richard Berry nel ruolo di Modigliani. L’appuntamento è presso la sala conferenze della biblioteca a partire dalle ore 17.00 in una maratona cinematografica che racconta la vita e l’arte del principe di Montparnasse.(La biblioteca, come la mostra, chiude alle ore 23)
L’ingresso è gratuito.
Gli edifici storici delle Terme del Corallo la sera del 24 gennaio, così come il giorno successivo, si trasformeranno in una quinta architettonica , rivivendo grazie ad un suggestivo gioco di luci, video-mapping e musica a cura di Reset e Immersiva Srl. Protagoniste dell’evento le opere di Modigliani che saranno proiettate sulle pareti delle antiche strutture. L’evento è patrocinato dal Comune di Livorno. Per tutta la durata dello spettacolo dalle 20 alle una l’accesso al cavalcaferrovia sarà riservato esclusivamente ai pedoni, consentendo una piena visione delle proiezioni. Subito dopo il tramonto cominceranno le illuminazioni delle Terme (18 circa) dalle 20 alle una sarà chiuso al traffico il cavalcavia della stazione (via degli Acquedotti) e via Orosi nel tratto da via Morvillo a piazza Dante. L’affaccio alle Terme sarà quindi dall’alto sul cavalcavia o sulla strada di fronte alle Terme. Alle 20,45 preceduta da un ricordo degli attori Gambuzza- Dal Canto il mapping dedicato ad Amedeo Modigliani che continuerà in loop per tutta la sera. Sabato 25 gennaio gli orari dell’evento saranno gli stessi, Crestacci ci accompagnerà al mapping con un ricordo su Jeanne, compagna di Modigliani. Il mapping è a cura di Immersiva, mentre Luigi Agostini ha realizzato l’accompagnamento sonoro. Lo spettacolo è ad offerta libera e tutto il ricavato sarà destinato ad ulteriori lavori di recupero delle Terme. Gli spettatori riceveranno in omaggio la cartolina o il poster dell’evento. Domenica 26 gennaio dalle 17 alle 22. Anche in questa occasione sarà prevista la chiusura del cavalcavia di via degli Acquedotti e il tratto di via Orosi davanti alle Terme del Corallo.
Al Teatro Goldoni (ore 21) andrà in scena lo spett acolo “Modigliani” di Alessandro Brucioni e Michele Crestacci con Michele Crestacci : un monologo che racconta la storia e le passioni di Modigliani ricostruendo un intenso e onirico ritratto dell’uomo, del pittore, del padre. “ Nel lavoro su Modigliani – dicono gli ideatori dello spettacolo – ci siamo concentrati sull’importanza di ricostruire la sua memoria in una città che nel tempo l’aveva dimenticato”.
Al Centro Artistico Il Grattacielo (via del Platano) alle ore 21.15 spettacolo teatrale “ Modì, Paris, Follies! L’indecente Dedo” di e con Eleonora Zacchi con Riccardo De Francesca, Luca Salemmi, Sandro Andreini, Chiara Marchetti. Regia Eleonora Zacchi. Un “viaggio” in modo ironico e brillante dei passaggi salienti della vita di Dedo-Modì. Lo spettatore si trova immerso in quelle atmosfere di inizio novecento partendo da Livorno per arrivare a Parigi che con i suoi caratteristici caffè ha ospitato i maggiori scambi di idee e pensieri che hanno segnato lo sviluppo artistico del XX secolo.
Dedicate ad Amedeo Modigliani anche le interpretazioni teatrali di giovani attori dell’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Livornesi che al Museo Fattori di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva alle 15) porteranno in scena, davanti alle opere di Modigliani e dei suoi compagni di formazione, episodi tratti dalla storia della sua vita che evidenziano il suo carattere e la sua personalità.
A Casa natale Modigliani (via Roma,38) alle ore 20 e alle ore 21.15 si potrà assistere allo spettacolo “Le stanze di Amedeo” : un affascinante percorso teatrale ambientato proprio nelle stanze che hanno visto nascere e muovere i primi passi Amedeo Modigliani. Ogni stanza racchiude un segreto che ci verrà svelato dalla sapiente regia di Emanuele Barresi. Con Emanuele Barresi, Alessia Cespuglio, Elena De Carolis, Elisa Franchi, Francesca Gamba, silvia Lemmi, Paola Pasqui.
Sempre a Casa Modigliani (via Roma, 38) , dalle ore 16 alle 19 “Omaggio A Modigliani”: letture, ricordi, pensieri e musica per ricordare il centenario della scomparsa di Amedeo Modigliani con Emanuele Barresi, Maria Salvini, Massimo Signorini.
Amedeo e le sue radici. A cura di Amaranta service alle ore 10 è in programma una visita guidata al Cimitero Monumentale ebraico : uno dei luoghi più affascinanti della cultura ebraica dove riposano i nonni di Amedeo Modigliani.
Al Liceo Classico IIS Niccolini Palli si potrà visitare in orario 9-13 la mostra “A scuola di Dedo” : un’occasione per vedere materiali inediti, tra i quali il registro dei voti, i libri dei verbali e il tabellone della sessione autunnale del 1898 che consentono di ricostruire la carriera scolastica dell’artista Modigliani , iscritto al Liceo Niccolini Guerrazzi negli anni 1893-98 in I, II, III, IV, V Ginnasio. In mostra anche altri documenti che testimoniano la vita della scuola e della città dell’epoca.
A Cena con Amedeo tra Parigi e Livorno. Aneddoti e letture dell’arte di Amedeo Modigliani fra una portata e l’altra di una cena a tema in programma all’ex Cinema Aurora ( viale Ippolito Nievo, ore 20.30). Una serata con piatti della tradizione francese alternati a piatti tipicamente labronici.
Il funerale di Amedeo Modigliani (alcuni estratti) – “Non dimenticherò mai il funerale di Modigliani. Amici, fiori, i marciapiedi affollati di gente che chinava il capo in segno di dolore e di rispetto. Tutti sentivano nell’intimo che Montparnasse aveva perduto qualcosa di prezioso, qualcosa di molto essenziale. Kisling e Moricand, un amico, tentarono di fare la maschera mortuaria di Modigliani. Ma la fecero assai male e vennero a chiedermi aiuto con una quantità di pezzi rotti di gesso cui aderivano frammenti di pelle e capelli. Ricomposi i frammenti e, poiché mancavano molti pezzi, dovetti sostituire le parti mancanti alla meno peggio. Feci tuttavia dodici calchi di gesso, che furono distribuiti tra la famiglia e gli amici di Modigliani. Quando morì, Modigliani era tutt’altro che sconosciuto. Parigi era piena di gente strana e sconcertante, molti dotati di talento e alcuni di genio, ma egli eccelse sempre su tutti. E tra noi la sua fama di pittore si era affermata, benché, come già ho detto, solo nel 1922 egli cominciasse a essere noto su un piano internazionale”. Jacques Lipchtiz così descrive il funerale di Amedeo Modigliani scomparso nella serata del 24 gennaio 1920 all’Hopital de la Charité a Parigi. Un corteo degno di un principe accompagnò il grande artista livornese al cimitero del Père Lachaise.
“Furono esequie magnifiche” scrisse André Warnod, giornalista e critico d’arte “alle quali assistette tutto Montparnasse e Montmartre: pittori, scultori, poeti e modelle. Lo straordinario corteo scortava il carro funebre ricoperto di fiori (come aveva voluto la famiglia Modigliani ndr). Al suo passaggio, a tutti gli incroci, gli agenti di polizia si mettevano sull’attenti e facevano il saluto militare. Modigliani salutato da quegli stessi che tante volte l’avevano strapazzato. Che rivincita!”.
Lo stesso Amedeo aveva espresso agli amici pittori il desiderio di tornare a Livorno con la compagna Jeanne Hébuterne ed i due figli, la piccola Jeanne e quello/a che doveva ancora nascere. Non ha potuto farlo perché la sorte non glielo ha concesso. Ma la sua città, Livorno, a 100 anni dalla sua scomparsa, ha deciso di celebrarlo e farlo tornare idealmente dedicandogli una grande mostra con i suoi dipinti e quelli dei suoi amici pittori di Montparnasse ed eventi, spettacoli, un convegno internazionale, performance, piccole mostre per ricordare uno degli artisti più conosciuti e apprezzati al mondo.
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