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Nasce “Lo Zuccherificio”, la band dal sapore pop-vintage-cantautoriale

Venerdì 7 Gennaio 2022 — 19:26

Uscita la prima hit dal titolo "L'Estate del '53". Il gruppo è composto da Emiliano Geppetti alla voce e alla chitarra, Carlo Bosco al pianoforte, tastiere e synth, Raffaele Commone alla batteria e Fabrizio Balest al basso

di Giacomo Niccolini

Sono pronti ad allietare le vostre orecchie e il vostro sguardo stupito davanti ai loro videoclip e alle loro performance artistiche. Sono quattro, squisitamente a “Km 0” ma con esperienza di palcoscenici da vendere a chili. Sono dei professionisti della musica e dello spettacolo navigati ma soprattutto sono grandi amici. Insomma, bando alle ciance, sono ufficialmente nati il 7 gennaio 2022 con il lancio del loro primo singolo “L’estate del ’53” il gruppo “Lo Zuccherificio” formato da Emiliano Geppetti alla voce e alla chitarra, Carlo Bosco al pianoforte, tastiere e synth, Raffaele Commone alla batteria e Fabrizio Balest al basso.
Un quartetto non certo inedito in quanto nel 2011 condividono l’esperienza teatrale di “Quanto zucchero (nel caffè)?” (da qui prende spunto il nome della band) spettacolo tra il varietà e il caffè concerto. Poi alcuni anni dopo, di nuovo insieme, mettono in scena “Sezione G. Ed è più bella anche la scuola”, un bellissimo tributo a Giorgio Gaber e al suo genio creativo.
Insomma sul palco insieme c’è già molta armonia se si considera che tre quarti di loro fa parte anche della nota band che ha fatto ballare tutta Livorno in più occasioni, i Gary Baldi Bros. Ma una cosa è sicura: inedito è il progetto che li lega tutti insieme sotto l’etichetta de “Lo Zuccherificio”. Un progetto di musica cantautoriale dal sapore vintage ma allo stesso tempo contemporaneo e pop, che sappia parlare ai giovani ma che strizzi l’occhio non in maniera ruffiana ma con concreta ammirazione e devozione a quei favolosi anni ’70-’80 e primi ’90 che hanno saputo parlare, ma soprattutto, fare musica “come si deve”.

Ed ecco che in questo contesto nasce il primo singolo scritto e prodotto interamente da “Lo Zuccherificio” con le parole partorite dalla fantasia artistica di Emiliano Geppetti che ha voluto così dare una sua interpretazione ad un rapporto a due, ad una storia d’amore la cui parola d’ordine è resistenza. Proprio come quella famosa “Estate del ’53” titolo che si ispira al film “La Fredda Estate del ’53” in cui si racconta di un’amnistia in Russia dove i peggiori criminali ottennero così la libertà e misero a ferro e fuoco alcuni villaggi. Ma uno di questi villaggi decise di resistere a queste gang grazie a due persone che fecero resistenza a queste scorribande. Ed è proprio questo il principio che anima la prima hit de “Lo Zuccherificio”: resistere in due alla distruzione che gira intorno, che ci casca accanto, in un mondo che “brucia” la parola d’ordine è amore e resistenza. Nel brano ci sono poi anche due riferimenti storici a Fausto Coppi che divenne campione del mondo su quei pedali proprio nel 1953 e al “Re” Elvis Presley che dedicò, in quell’anno la sua prima canzone alla sua mamma.
Il video poi è un altro chiaro riferimento al cinema e alla scena cult del film “Altrimenti ci arrabbiamo”. Un videoclip completamente arrangiato da “Lo Zuccherificio” per le riprese e il montaggio a cura di Veronica Metalli, registrazioni a cura di Jackf Studio e Marco Gorini come fonico di mix.
Adesso “Lo Zuccherificio” è sbarcato su tutti i nostri dispositivi. E come lo zucchero… non ne potremo davvero più fare a meno contro le amarezze della vita.

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