Martingala, al Caprilli appuntamento con Galimberti
La sapienza Greca di Umberto Galimberti filosofo, accademico e psicoanalista sarà l'appuntamento in programma martedì 3 agosto al Caprilli
La sapienza Greca di Umberto Galimberti filosofo, accademico e psicoanalista sarà l’appuntamento in programma martedì 3 agosto al Caprilli nell’ambito della rassegna Martingala/Pensieri in corsa.
La tragedia è la cifra della sapienza Greca, Jaspers affermò che neppure Shakespeare fosse stato un tragico, perché con l’affermazione della cultura cristiana è mancata un autentico senso del tragico, per quella speranza di salvezza che caratterizza la cultura cristiana, dove la tragedia diventa una messa in scena, e non più un vissuto profondo. Con la fine della dimensione tragica, finisce la grecità. Il cristianesimo risulterà vincente sulla grecità, il colpo di genio del cristianesimo, dice Nietzsche è stato l’aver promesso agli uomini la vita eterna. Nella Grecia antica era impensabile che l’uomo potesse esercitare un controllo sul cosmo, o di imporre su di esso i propri fini. La dimensione dell’uomo era inserita armonicamente all’interno dei cicli naturali che si susseguivano necessariamente e senza alcuno scopo. Quanto della sapienza greca avremmo bisogno, quanto quella cultura ha permeato la modernità del pensiero dell’occidente nella scienza e nella filosofia. “Mi definisco uomo greco, che vuol dire prendere sul serio la morte. Prendere sul serio la morte ti dà il senso del limite. Il fondamento etico per i greci non sta nei comandamenti, ma nel senso del limite. Non oltrepassare il tuo limite, altrimenti prepari la tua rovina. Il rispetto della misura. I greci non avrebbero mai scolpito i Bronzi di Riace perché rappresentano una dismisura. La misura è anche nel raggiungimento della felicità, che è autorealizzazione, non altro. Conosci il tuo demone e realizzalo”.
Umberto Galimberti nasce a Monza nel 1942; è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’Università Ca Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. Dal 1985 è membro ordinario dell’International Association for Analytical Psychology. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato numerose opere di Jaspers, di cui è stato allievo durante i suoi soggiorni in Germania.
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