“La fotografia come specchio sociale” con Serafino Fasulo ad Hortus Conclusus
Nel giardino del centro O.A.M.I. di Borgo San Jacopo il secondo incontro della rassegna curata dallo psicanalista Pier Giorgio Curti: giovedì 4 luglio incontro con l’ex assessore alla cultura e fotografo Serafino Fasulo
Dopo il successo della serata inaugurale a cui hanno partecipato oltre 100 spettatori, la rassegna Hortus Conclusus propone l’incontro La fotografia come specchio sociale. Protagonista di questo nuovo incontro sarà Serafino Fasulo, apprezzato fotografo e documentarista ed ex assessore alla cultura del Comune di Livorno, nonché ex responsabile della programmazione audiovisiva del Teatro Mascagni, dell’Arena Ardenza e del Kino Dessé. Come documentarista Serafino Fasulo ha realizzato alcuni reportage per il canale satellitare Babel di Sky, in cui ha indagato le realtà etniche presenti sul territorio italiano. Attento alle persone e al loro racconto diretto della storia, ha girato La vierge à la barque tra Normandia e Corsica e Pa, pa, te pup (Ciao, ciao, ti bacio), uno viaggio all’interno della comunità romena che vive tra Toscana e Romania. Dopo un decennio da regista di documentari, negli ultimi anni si è concentrato su progetti fotografici a lungo termine, prediligendo le realtà periferiche sia del paesaggio che della condizione umana. Tra le sue pubblicazioni i due libri fotografici sulla disabilità Noi, Filippide e Volontariato, e Drop in, un diario di viaggio tra confini e migranti. Dal 2016, inoltre, come direttore artistico della Fondazione Laviosa, Fasulo ha ideato e realizzato tre edizioni del concorso internazionale Fotografia e mondo del lavoro ed alcune esposizioni di successo tra le quali quelle dedicate a Letizia Battaglia e Martin Parr, allestite nei locali dei Granai di Villa Mimbelli.
L’ingresso sarà gratuito ma è fortemente gradita la prenotazione telefonando la mattina allo 0586-813861 o inviando una mail a [email protected].
Serafino Fasulo è produttore, regista di documentari e fotografo. Si è laureato in Lingue e letterature moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Pisa, ha studiato pittura alla Fondazione Trossi-Uberti di Livorno e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si è poi diplomato al Laboratorio cinema di Roma e alla Libera Università di San Cesareo, dove ha studiato regia, fotografia, montaggio e ripresa. Dal 2002 al 2004 è stato presidente nazionale della Unione Italiana Circoli del Cinema (UICC) e ha rappresentato La Federazione Internazionale dei Cineclub (FICC) come presidente della giuria per il premio Don Quixote ai festival di Locarno, Berlino, Karlovy-Vary e Pilsen. Ha lavorato per la Rai e per altre produzioni cinematografiche come ispettore di produzione, assistente alla regia, responsabile casting. I suoi articoli e i reportage fotografici sono pubblicati dal magazine Livornosera.it e dalla rivista franco-italiana Focus In.
Pier Giorgio Curti è psicanalista, filosofo e saggista e dirige le strutture O.A.M.I. Livorno.
LA RASSEGNA. A partire dal 20 giugno l’O.A.M.I. di Livorno ha aperto le porte alla città: nello spazio incantato del giardino della struttura, in Borgo San Jacopo 134/A, ha preso il via una rassegna di eventi titolata Hortus Conclusus – un giardino di cultura e intrattenimento per tutti.
L’iniziativa, il cui nome si ispira ai giardini chiusi medievali, simboli di riflessione e crescita, si propone di creare uno spazio aperto di dialogo, apprendimento e condivisione.
I giovedì nel giardino O.A.M.I. regalano alla città conferenze sulla fotografia, sull’arte, sulla filosofia, sulla musica, sul teatro e sulla cultura classica e riuniscono una variegata schiera di professionisti e intellettuali conosciuti e apprezzati: dall’attore comico Paolo Migone al fotografo ed ex assessore alla cultura del Comune di Livorno Serafino Fasulo, dal filosofo e docente di estetica Massimo Carboni all’artista di fama internazionale Gino Sabatini Odoardi, dallo storico di diritto romano Aniello Parma al regista teatrale e insegnante di liceo Lamberto Giannini, per finire con il musicista e musicologo Marco Lenzi e lo stesso direttore scientifico della rassegna e direttore del centro O.A.M.I., lo psicanalista Pier Giorgio Curti.
Una miscela unica di competenze che dà vita a un programma ricco e stimolante, pensato per coinvolgere un pubblico eterogeneo e favorire l’integrazione di tutte le componenti della città: «Hortus Conclusus nasce dalla convinzione che la cultura e l’intrattenimento siano potenti strumenti di coesione sociale – afferma Pier Giorgio Curti – vogliamo dimostrare che l’apprendimento può essere divertente e accessibile a tutti, e che le risate condivise possono abbattere barriere».
IL CENTRO. L’O.A.M.I. (Opera assistenza malati impediti) è attiva da decenni sul territorio livornese e offre sostegno alle persone svantaggiate e alle loro famiglie. I servizi offerti, sotto il cappello dell’Asl di Area Vasta, sono la Casa famiglia e il Centro diurno di socializzazione per adulti disabili psichici. È diretta dal dottor Pier Giorgio Curti.
IL PROGRAMMA
Tutti gli incontri si terranno alle 21:30
- 4 luglio – La fotografia come specchio del sociale
Serafino Fasulo
- 18 luglio – Il mito di Narciso tra pittura, filosofia e psicoanalisi
Pier Giorgio Curti
- 8 agosto – Tra le pieghe dell’arte contemporanea
Massimo Carboni e Gino Sabatini Odoardi
- 22 agosto – A proposito dell’Hortus conclusus
Aniello Parma
- 5 settembre – Le forme del teatro
Lamberto Giannini
- 12 settembre – Quale musica nell’Hortus conclusus
Marco Lenzi
Hortus Conclusus è un invito a tutti i cittadini di Livorno e non solo: venite a coltivare insieme un giardino di idee, risate e comprensione reciproca. L’ingresso è gratuito per favorire la partecipazione più ampia possibile.
Per informazioni e/o prenotazioni 0586.813861
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