Incontro con Dario Ballantini ai Bottini dell’Olio
La mostra, raccoglie la sua produzione di arti visive che va dagli anni ‘80 della formazione liceale, fino ai giorni nostri con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown. I dipinti esposti sono 47 oltre una ventina di disegni e materiale video
Mentre la mostra antologica di Dario Ballantini (nella foto di Lorenzo Amore Bianco), visitabile fino al 21 settembre, si appresta a raggiungere le 5.000 presenze, è previsto per venerdì 18 settembre alle 18 al Polo Culturale Bottini dell’Olio (primo piano) un incontro finale con l’artista.
Sarà l’occasione di un confronto culturale che coinvolgerà anche l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno, il curatore della mostra Massimo Licinio, la critica d’arte Sara Taglialagamba.
Ballantini avrà modo di confrontarsi col pubblico della propria città per una seconda volta dopo la grande affluenza dell’inaugurazione, a coronamento di una mostra di cui si è occupato tutto il mondo dell’arte e gran parte della stampa nazionale.
L’ingresso all’incontro è libero e gratuito, fino a esaurimento posti (nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19.
La mostra, raccoglie la sua produzione di arti visive che va dagli anni ‘80 della formazione liceale, fino ai giorni nostri con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown.
I dipinti esposti sono 47 oltre una ventina di disegni e materiale video (documentari e video arte).
Per Dario Ballantini è sempre stato naturale dipingere, ha cominciato da ragazzo e non ha mai smesso.
La sua è stata, come dimostrano gli scarabocchi, i disegni a penna ed i tentativi di realizzare fumetti contenuti in questa mostra, un’arte impaziente di raccontare, irrequieta come la sua città.
Ballantini ha sempre ricercato una personale espressività che, in questo allestimento, sarà divisa in un percorso fatto di cicli.
La poetica del suo “periodo livornese”, sempre rivolta all’essere umano, ha avuto due fasi: la prima caratterizzata da uno stile che ricorda Egon Schiele, con le figure quasi malate di vivere, la seconda da un vago sentore metafisico, notturno e mistico, in cerca di risposte esistenziali, nel tentativo di placare l’eccessiva gestualità “aggressiva” che sarebbe esplosa in periodi successivi sviluppati dagli inizi del 2000.
Le sue esposizioni in circa 40 anni di attività, hanno raggiunto Musei e Gallerie di quasi tutto il mondo tra cui Parigi, Londra, Cambridge, Miami, Amsterdam e Praga.
Recentemente Ballantini ha prodotto anche alcune sculture in bronzo ed esplorando un mondo finora solo rasentato dalla sua attività televisiva, ha realizzato tre opere di video arte (tra cui un omaggio a Lindsay Kemp) che saranno proiettate in una delle sale.
Polo Culturale Bottini dell’Olio, piazza Luogo Pio, Livorno. Fino al 21 settembre 2020. Orari: Lunedì-sabato 8.30-19.30/domenica 10.00-19.00. Ingresso gratuito. Info: 0586-82.45.52; [email protected]
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