Il Teatro a Livorno, al Goldoni inizia un ciclo di conferenze
Il ciclo di conferenze si apre il 12 gennaio e arriverà fino al 13 aprile. Il progetto è nato dalla constatazione che nell’ambito della fruizione dello spettacolo teatrale a Livorno, mancava un momento di approfondimento su singoli argomenti legati a questo importante fenomeno sociale da sempre apprezzato e ricercato dai livornesi
A partire dal 12 gennaio alle 17 fino al 13 aprile, all’interno della Sala Mascagni del Teatro Goldoni, si terrà un ciclo di conferenze dal titolo “Il Teatro a Livorno”: un progetto nato dalla constatazione che nell’ambito della fruizione dello spettacolo teatrale a Livorno, mancava un momento di approfondimento su singoli argomenti legati a questo importante fenomeno sociale da sempre apprezzato e ricercato dai livornesi. Dietro a ciò che avviene sul palcoscenico, sia prosa, danza, canto o intrattenimento, vi sono storie di autori, musicisti, impresari, artisti, maestranze e di pubblico che devono essere narrate perché il fruitore abbia una visione d’insieme e possa meglio comprendere questo affascinate quanto complesso mondo.
Le sei conferenze programmate affrontano, nell’arco di quattro secoli, argomenti diversi, come il rapporto novecentesco fra un grande regista e un grandissimo autore teatrale; la storia professionale e umana di un cantante lirico divenuto un impresario di successo; la breve ma intensa vita di un patronato teatrale a Livorno; la vicenda umana e professionale di un violoncellista e compositore livornese del settecento; la storia del primo teatro stabile di Livorno e uno sguardo panoramico sulla vita musicale nella Livorno dell’ottocento.
Il primo appuntamento giovedì 12 gennaio alle 17, sarà con la conferenza del dottor Giuseppe Donateo dal titolo “Dario Niccodemi: il regista di Pirandello”. Dario Niccodemi non fu soltanto il brillante commediografo autore di testi, come La nemica e La maestrina, che deliziarono le platee della Belle Époque. Fu anche il direttore della più celebre compagnia teatrale degli anni Venti del Novecento. La Compagnia Drammatica Italiana mise in scena per la prima volta Sei personaggi in cerca d’autore, il testo pirandelliano che rivoluzionò il teatro moderno. Il 9 maggio del 1921, al Teatro Valle di Roma, fu una serata di battaglia, tra fischi, urla e tentativi di aggressione fisica nei confronti dello stesso Pirandello. Anche Niccodemi, una volta letto il copione, aveva sentito dentro di sé un’istintiva contrarietà, subito seguita – ecco il proverbiale fiuto del regista livornese – dalla constatazione di trovarsi di fronte a un’opera geniale, la cui messinscena avrebbe portato la nuova formazione, nata nel marzo precedente, sulle prime pagine dei giornali. Si trattava di un gruppo di giovani attori, tra i quali primeggiavano Vera Vergani, Luigi Almirante e Luigi Cimara. Regista vero, Niccodemi, in anni in cui il termine non aveva ancora preso piede. Tagliava e riadattava brani di un testo, se ciò serviva a valorizzarne lo spirito autentico; portava in ritiro gli attori, allo scopo di accrescerne l’affiatamento; pretendeva che studiassero l’intero testo e le parti dei colleghi; curava meticolosamente la scenografia. L’attività di questa compagnia significò, tra il 1921 e il 1931, una svolta fondamentale per il teatro italiano: dalle ammuffite scene ottocentesche al moderno teatro di regia. Niccodemi si rivelò anche un acuto talent-scout, scoprendo futuri mostri sacri del palcoscenico, come Anna Magnani, Sergio Tofano ed Elsa Merlini. Il libro di Donateo ricostruisce la vicenda artistica e umana di un grande uomo di teatro, dagli anni parigini del primo Novecento, al fianco della celebre attrice Gabrielle Rèjane, fino alle tournées sudamericane della compagnia.
Il programma: 2 febbraio Giuseppe Donateo “Nicola Tacchinardi: il tenore che incantò Napoleone”; 16 febbraio Massimo Signorini “Il patronato teatrale città di Livorno 1902-1905”; 2 marzo Massimo Signorini “Jean Baptiste Stuck il violoncellista e compositore delle Nazioni”; 15 marzo Clara Errico e Michele Montanelli “Impresari, teatri e teatranti nella Livorno medicea”; 13 aprile Rossana Chiti “Sguardo panoramico per una ricostruzione della vita musicale nella Livorno dell’ottocento: fonti e curiosità”.
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 70mila utenti giornalieri: 68.900 su Fb, 7.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.