Concerto di Natale in Duomo con orchestra e coro del Goldoni
L’accesso al concerto (ad ingresso libero) con green pass rinforzato. Oboe solista il tredicenne Salvatore Ruggiero, soprano l’artista cinese Li Yi Xiao. Dirige il venezuelano M° Gerardo Estrada Martínez
L’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno con il suo direttore principale, il venezuelano Gerardo Estrada Martínez, ancora protagonista per le festività: dopo essere stata applaudita sabato scorso nel “Concerto Per i Poveri di Papa Francesco” all’Auditorium del Parco della Musica di Roma, giovedì 23 dicembre, alle ore 21 sarà nella Cattedrale di San Francesco a Livorno (Duomo) per un atteso “Concerto di Natale”. L’evento vedrà la partecipazione del Coro del Teatro Goldoni, M° del Coro Maurizio Preziosi e di due giovani e talentuosi artisti: il soprano cinese Li Yi Xiao ed il tredicenne oboista Salvatore Ruggiero, vincitore di premi internazionali quali il recente del primo premio assoluto con 100/100 al Concorso Internazionale di Musica Città di Filadelfia.
Il concerto si aprirà con una selezione dall’oratorio Messiah di Georg Friedrich Händel, sicuramente l’opera più nota del compositore tedesco naturalizzato inglese, composta nel 1741 a Dublino. Il testo dell’oratorio è tratto dalla Bibbia attraverso un’elaborazione del librettista Charles Jennens ed è diviso in tre parti: una prima che tratta dell’avvento, una seconda della redenzione, una terza che preannuncia il ritorno del Cristo. Le parti strumentali presentano molti degli elementi tipici del periodo barocco, a cominciare dall’Ouverture, che dà il via all’oratorio e che ascolteremo così come la Pastorale (indicata come Pifa nello spartito originale). È nella parte vocale che Händel realizza il suo capolavoro, in una continua alternanza tra pathos e vigore espressivo. Il coro assurge a protagonista di una scrittura complessa che presenta un fitto intreccio tra le voci, come risulta appieno nell’Hallelujah!, l’aria più popolare del Messiah. Qui Händel evidenzia la visione del trionfo di Cristo, creando uno dei più noti momenti dell’intero panorama musicale con tutta la sua intramontabile efficacia.
Seguiranno il Concerto per oboe e archi in la minore RV461 di Antonio Vivaldi, un’opera che mette in rilievo le opportunità espressive caratteristiche dello strumento che ebbe un ruolo di primaria importanza nel periodo barocco ed il Concerto grosso “per la notte di Natale” di Arcangelo Corelli eseguito per la prima volta alla presenza del pontefice nel 1690. Contraddistinto da una struttura che prevede l’alternanza di movimenti veloci a momenti lenti, il Concerto grosso si caratterizza per l’armoniosa chiusa finale che avviene con la Pastorale, il movimento più noto dell’intera partitura che richiama il canto dei pastori riuniti attorno alla grotta della Natività.
L’accesso al concerto (ad ingresso libero) sarà consentito solo in presenza di green pass rinforzato, in ottemperanza alle norme ministeriali previste per le attività di spettacolo.
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