Giobbe Covatta chiude Scenari di Quartiere
Prenderà vita una personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento saranno spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli di Giobbe Covatta i temi sono seri e spesso drammatici
Sarà Giobbe Covatta a chiudere domenica 22 settembre, con “La Divina commediola” la rassegna “Scenari di Quartiere”, organizzata dal Comune di Livorno e Fondazione Teatro Goldoni con la direzione artistica di Fabrizio Brandi. A causa dell’allerta meteo lo spettacolo, che doveva tenersi in Villa Fabbricotti, si svolgerà all’interno del Teatro Goldoni che aprirà i battenti alle 18 (inizio spettacolo alle 19). Per motivi di sicurezza saranno ammesse cinquecento persone (l’ingresso sarà libero). Raggiunta la quota massima prevista non sarà più consentito l’ingresso nel teatro.
Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri, ma Covatta ha recentemente reperito in una discarica il manoscritto di una versione “apocrifa” della Commedia scritta da tal Ciro Alighieri. Purtroppo è stato reperito solo l’inferno e non in versione completa, ma dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca.
Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si noterà poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime. E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.
Prenderà vita così una personale versione della Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento saranno spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli di Giobbe Covatta i temi sono seri e spesso drammatici.
L’ingresso allo spettacolo è libero. Capienza massima: 500 persone fino ad esaurimento posti.
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