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Al Goldoni “Canto Libero-Lucio 1998-2018”

Sabato 16 Marzo 2019 — 08:50

Una performance che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover: lo spettacolo rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare mera copia

Dopo gli speciali spettacoli estivi dedicati ai vent’anni dalla scomparsa di Lucio Battisti, lo spettacolo “Canto Libero – Lucio 1998-2018” prosegue il suo tour nei teatri italiani: sabato 16 marzo, alle 21 sarà al Teatro Goldoni di Livorno per la sezione “Eventi” (appuntamento fuori abbonamento).

Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da un’idea di Fabio “Red” Rosso e la direzione artistica di Giovanni Vianelli.

Una performance che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover: Canto Libero rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare mera copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale, facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che questo artista aveva molto forte dentro di sé.

Protagonisti sul palcoscenico una squadra di ben dodici elementi: la voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, Alessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco Vattovani, Luca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkins e Michela Grilli, i video di Francesco Termini ed il suono curato da Jan Baruca; saranno loro a rileggere brani quali “La canzone del sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te” e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni.

Lo spettacolo si preannuncia quindi come un appassionante viaggio nelle canzoni più belle dello storico duo Mogol-Battisti con arrangiamenti curatissimi, dinamiche, scenografie e videoproiezioni registrate appositamente da giovani registi per essere inserite in armonia con le canzoni. «Mogol dopo un concerto ci ha detto: avete suonato esattamente come avrebbe voluto Battisti – racconta il frontman di Canto Libero –. È stato uno dei più bei complimenti. Ha apprezzato gli arrangiamenti, ha capito che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti a tirare fuori tutta la musica che Lucio aveva dentro: il blues, il rock, il soul”.

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