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Vi ricordate la tartaruga “Ruga”? Ha già fatto 1000 km di viaggio

Martedì 26 Dicembre 2017 — 10:19

La tartaruga Caretta caretta dopo 81 giorni dal suo rilascio alle Secche della Meloria ha già percorso 1047 Km, arrivando fino al golfo di Napoli

La tartaruga caretta caretta, lunga 49 cm e di 14 kg di peso, era stata catturata accidentalmente da una rete a strascico il 10 maggio 2017 vicino a Vada (Livorno) e, grazie alla sensibilità dei pescatori che avevano attivato la rete regionale di recupero, era stata trasferita dal Settore Mare di Arpat all’interno dell’Acquario di Livorno in qualità di centro di recupero.
Seppur leggermente debilitata, la tartaruga, denominata “Ruga”, risultava in buona salute ed è stata trattenuta nelle vasche dell’Acquario per un periodo di cura, durante il quale l’esemplare ha aumentato il suo peso di circa il 25%, e poi rilasciata alle Secche della Meloria il 29 settembre 2017, con il supporto logistico della Capitaneria di Porto di Livorno, quando aveva raggiunto 52 cm di lunghezza e 18 kg di peso.

Prima della liberazione le erano stati applicati una targhetta metallica sulla pinna anteriore destra (codice IT-RT-006) ed un trasmettitore satellitare sul carapace che consente di seguire l’esemplare durante i suoi spostamenti attraverso il sistema satellitare Argos nell’ambito del progetto Caresat coordinato dall’Università di Pisa ed a supporto del monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Toscano della Biodiversità di Regione Toscana (Otb). Le attività di recupero, ospedalizzazione, riabilitazione, marcatura e rilascio della tartaruga rientrano infatti in quelle previste dall’Otb ai sensi della L.R. 30/2015.

Dai dati trasmessi dal trasmettitore Argos la tartaruga ha percorso 1047 km (al 18/12/17) e il tracciato visibile sul sito di www.seaturtle.org, riporta in tempo reale la posizione della tartaruga, fin dal momento del suo rilascio per 81 giorni consecutivi in cui è ben visibile il percorso fino al golfo di Napoli e poi nuovamente verso nord; attualmente si trova quasi al confine tra Lazio e Toscana.

Il viaggio della tartaruga Ruga si può sostanzialmente suddividere in una quindicina di tratti più o meno stanziali, in cui il comportamento è più superficiale e in altrettanti tratti “di trasferimento” in cui il nuoto è per lo più in immersione e il trasmettitore non è in grado di segnalarne la posizione.
Solitamente la tartaruga resta molto vicino alla costa: solo in due casi si è spinta più al largo, fuori l’Isola del Giglio a 30 miglia dalla costa e a Ventotene, 25 miglia dalla costa.

La trasmettente di Ruga è stata settata per trasmettere per 16 ore ogni 24 (quindi con 8 ore di silenzio) per risparmiare la batteria e consentire quindi di avere più dati a disposizione. I dati grezzi ottenuti da Argos saranno opportunamente filtrati seguendo specifiche procedure standardizzate e poi procedere ad elaborazioni dettagliate ad esempio sulla velocità di spostamento dell’animale nel momento in cui cesserà la trasmissione.

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