Mezzo milione di euro al Museo del Mediterraneo per la rimozione delle barriere architettoniche
Il progetto prevede una serie di interventi che spaziano dall’implementazione dei percorsi espositivi e didattici con tecnologie abilitanti, alla realizzazione di nuovi nuovi ambienti senza barriere, dall’eliminazione delle fonti di affaticamento, disagio o pericolo, all’aggiornamento del sito web
Un Museo completamente accessibile per tutti è l’obiettivo del progetto per la rimozione delle barriere architettoniche che il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ha presentato nell’apposito bando del PNRR, ottenendo un finanziamento di circa 500.000 euro. Il progetto prevede una serie di interventi che spaziano dall’implementazione dei percorsi espositivi e didattici con tecnologie abilitanti, alla realizzazione di nuovi nuovi ambienti senza barriere, dall’eliminazione delle fonti di affaticamento, disagio o pericolo, all’aggiornamento del sito web. “Sono particolarmente lieta di questo risultato – sottolinea la presidente della Provincia Sandra Scarpellini – perché l’abbattimento delle barriere architettoniche e cognitive ci consentirà di migliorare notevolmente la fruizione della complesso museale, garantendo l’autonomia e l’integrazione sociale, nonché il diritto di accesso agli spazi e ai servizi museali da parte di tutti”. Grazie al finanziamento del PNRR il Museo si potrà dotare di strumentazioni di orientamento ai percorsi che coniugano tutti linguaggi, caratterizzati da sale immersive ed isole sonore, con audio focalizzato per un’esperienza sensoriale unica. Un altro intervento innovativo riguarderà l’Orto Etnobotanico, dove sarà progettato e realizzato uno “Spazio Esperienziale, Didattico e Sensoriale”. Si tratta di una Serra ecologica con laboratorio multifunzionale, nel quale verranno realizzate attività rivolte a diverse utenze e fasce di età, per una riscoperta dell’antico rapporto uomo-natura. “Un rapporto benefico e salutare – aggiunge Scarpellini – che tecnologia, videogiochi e ambiente urbano spesso, impediscono di conoscere e di vivere”.
La Serra Eco/Lab, insieme all’Orto Etnobotanico, l’Orto botanico e la Banca per la conservazione del Germoplasma vegetale, consentirà al Museo del Mediterraneo di strutturare un percorso pluridisciplinare, esperenziale e multisensoriale, teso ad unire più generazioni attraverso la partecipazione alle attività di studenti, docenti, genitori, nonni, cittadini e di tutti coloro che direttamente o indirettamente vi collaboreranno. Le attività progettate per questi specifici settori, inoltre, sono state pensate anche per una utenza fragile rappresentata da ragazzi e giovani con disabilità ma anche da anziani e malati di Alzheimer. “Un progetto – conclude la presidente – che vedrà la realizzazione nei prossimi mesi e che consentirà di consolidare il Museo del Mediterraneo come polo culturale di eccellenza anche dal punto di vista dell’accessibilità”.
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