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La notizia ripresa dal Corriere della Sera. Disabile rischia di perdere la casa all’asta. Benefattore la compra e gliela rende gratis

Sabato 24 Giugno 2017 — 12:11

Il fratello emozionato: "Dobbiamo dire grazie di cuore a questa persona che non conosciamo ma a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti"

di Giacomo Niccolini

A volte basta sfogliare le pagine della vita al contrario per trasformare una lacrima in un sorriso. E capire che forse c’è ancora un motivo per lottare, per credere che la parte buona di un mondo avariato esiste e se ci sbatti contro è un arcobaleno di emozioni. La vita, ancora una volta, ha insegnato che è lì pronta a tendere una mano, aspettare chi sa farlo per poi ripartire insieme. Questa è la storia di Alessandro D’Oriano (nella foto in pagina il giorno del suo matrimonio), disabile al 75% a causa di un encefalite che lo ha colpito da piccolo, e di suo fratello minore Francesco Emilio, che lo segue con un tir d’amore  ogni giorno che Dio mette in terra (la notizia è stata ripresa dal Corriere della sera).
Il calvario di Alessandro inizia quattro anni fa quando perde il lavoro trovato come “categoria protetta” e per cui parte una causa civile in tribunale per ottenere giustizia.

MATRIMONIO DI ALESSANDRO

Inizia la salita, c’è da pagare il mutuo di una casa che condivide con sua moglie, anch’essa disabile e dipendente pubblica. I soldi, con un solo stipendio in due, sono pochi. Si fa fatica. Il lavoro non si trova specialmente se a chiederlo è un ragazzo “speciale” il cui essere “speciale” però spesso è sinonimo di pregiudizio, scherno e paura. Così pochi mesi fa la casa deve essere messa all’asta.
“O si mangia o si paga il mutuo”, aveva più volte detto Alessandro al fratello Francesco. Così  il 12 maggio arrivano due persone in tribunale che manifestano interesse per l’appartamento. Alessandro si vede perduto e viene colpito da un’aneurisma cerebrale.
Il ricovero d’urgenza nel reparto di Rianimazione di Livorno dove “viene salvato per i capelli”, spiega il fratello al telefono con Quilivorno.it. “Devo solo ringraziare i dottori e l’equipe medica di questo splendido reparto – racconta Francesco Emilio D’Oriano – hanno salvato Alessandro con una professionalità e un’umanità unica. Senza di loro non sarebbe più qui con noi”.
Adesso Alessandro è in un centro specializzato a Volterra (nella foto qui accanto insieme al fratello) dove giorno dopo giorno fa un passo avanti, scala quella parete fatta di mille difficoltà.
La cosa più bella è che pochi giorni fa un benefattore misterioso, che aveva letto in questi giorni i numerosi appelli della famiglia, ha comprato la casa  all’asta al costo base di 37mila euro e l’ha resa ad Alessandro in comodato d’uso gratuito fino a che sarà in vita e con la possibilità di ricomprarla nel tempo alla stessa cifra appena sborsata.
“Un gesto meraviglioso che ci ha lasciato senza parole – commenta Francesco Emilio al telefono con Quilivorno.it – Io non conosco il nome di questa persona che, parlando con il mio avvocato, ha pregato di rimanere anonimo anche nei nostri confronti. Anche se non lo conosco a lui vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Un gesto che fa ancora sperare nella vita“.
Alessandro è a qualche chilometro da casa sua. La bella notizia lo ha fatto reagire e sorridere ancora di più. Accanto a lui tutto il buono della sua vita. A Livorno una casa che lo aspetta per ripartire. E per sperare ancora.

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