Più di 600 persone al Pranzo di Natale di Sant’Egidio
Foto gentilmente concesse dalla Comunità di Sant'Egidio
Ventuno i paesi e le lingue d’origine, dai 90 anni ai 9 mesi, vecchi e nuovi livornesi tutti alla stessa tavola. Un’ immagine simbolo della città. Un’ immagine che apre il cuore in tempi di guerra e violenza, all’indomani dell’apertura della porta santa che dà inizio al Giubileo voluto da Papa Francesco
Un pranzo grande come il mondo: più di 600 ospiti sono intervenuti al consueto pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, grazie all’aiuto di almeno 150 volontari ed amici.
Ventuno i paesi e le lingue d’origine, dai 90 anni ai 9 mesi, vecchi e nuovi livornesi tutti alla stessa tavola. Un’ immagine simbolo della città. Un’ immagine che apre il cuore in tempi di guerra e violenza, all’indomani dell’apertura della porta santa che dà inizio al Giubileo voluto da Papa Francesco. “Ognuno di noi, in qualsiasi luogo, è costruttore di pace”, dice Luca Gentini della Comunità di Sant’Egidio: “Il messaggio di questo Natale è che si deve ripartire mettendo la solidarietà al centro; in un momento in cui i conflitti sono presenti nelle città, dalle periferie come nei grandi scenari del mondo, bisogna che ci aiutiamo, insieme è possibile per tutti essere protagonisti di un cambiamento”.
Laddove le condizioni di vita sono precarie, difficili, minacciate dalla povertà, bisogna farsi intorno, aiutare, sostenere, la città rinasce per includere, curare, su un patto di solidarietà vicendevole.
Il vescovo, monsignor Simone Giusti, salutando gli ospiti intervenuti al pranzo, ha ricordato: “Voi siete nel cuore della Chiesa, un popolo raccolto davanti ad un banchetto” dove “come una famiglia siamo accolti e raccolti intorno ad un unico Dio”.
Il sindaco Luca Salvetti, ringraziando Sant’Egidio, è intervenuto dicendo che “questo straordinario momento, questo pranzo aiuta tutti a comprendere che questa città ha una vocazione particolare: qui nessuno è straniero!” ringraziando poi quanto fatto da tanti nuovi cittadini per integrarsi e contribuire al benessere della città.
Genna Toko, attuale campionessa europea dei pesi mediomassimi ed ex bambina della Scuola della Pace di Sant’Egidio, ha portato poi il suo saluto ricordando che “qui da sempre c’è la mia famiglia e da qui, da questa chiesa, per me è nato tutto il percorso umano che da bambina mi ha portato ad essere oggi quella che sono.”
Il pranzo si è concluso con l’arrivo di Babbo Natale il quale, in un clima di festa gioiosa, è arrivato al Mercato Centrale a bordo di un gommone pieno di regali e cappelli rossi, messi a disposizione dalla società Assonautica, suscitando lo stupore delle persone presenti sulle spallette degli Scali Saffi, distribuendo regali ai bambini, a tutti gli ospiti e a tutti i volontari intervenuti per la realizzazione del Pranzo.
“Un ringraziamento particolare – dicono gli operatori di Sant’Egidio – va a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare questa festa straordinaria, davvero un Natale per tutti. Bisogna sognare sempre, ma i grandi sogni si realizzano solo insieme”.
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