Pieragnoli (Confcommercio): “Su dehors e buoni pasto bene la legge annuale per il mercato e la concorrenza”
Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio provinciale di Livorno affronta i due temi toccati dalle legge. Il primo riguarda i dehors, L’altro punto della legge annuale per il mercato e la concorrenza
“L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva la legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge è attesa entro il 31 dicembre, ma per adesso possiamo dirci soddisfatti perché il provvedimento accoglie alcune delle istanze presentate dalla nostra FIPE Confcommercio nazionale, intervenendo su due temi di particolare rilevo per il settore”. Federico Pieragnoli, direttore della Confcommercio provinciale di Livorno affronta i due temi toccati dalle legge.
“Il primo riguarda i dehors. Viene conferita al Governo la delega per adottare, entro 12 mesi, un decreto legislativo finalizzato a riordinare e semplificare la normativa sulla concessione ai pubblici esercizi di spazi pubblici di interesse culturale o paesaggistico per l’installazione dei dehors amovibili funzionali all’attività d’impresa. Un percorso che a Livorno l’amministrazione ha intrapreso venendo incontro alle pressanti richieste di Confcommercio e delle imprese che necessitano urgentemente di un nuovo regolamento. Ci stiamo infatti confrontando con l’assessorato al Commercio e al Turismo nonché con gli uffici tecnici interessati, e siamo fiduciosi che il Comune addivenga quanto prima a un testo condiviso”.
La legge nazionale, inoltre, proroga l’efficacia delle concessioni rilasciate ai pubblici esercizi in regime Covid non oltre il 31 dicembre 2025.
“L’altro punto della legge annuale per il mercato e la concorrenza“, continua Pieragnoli, “che è particolarmente rilevante per i nostri settori è quello che riguarda i buoni pasto. Viene riconosciuto il tetto massimo del 5% per le commissioni agli esercizi convenzionati, prevedendo che l’importo debba remunerare ogni eventuale servizio aggiuntivo offerto agli esercenti e che eventuali clausole contrattuali contrarie siano nulle. La norma si applicherà immediatamente ai nuovi contratti di convenzionamento, mentre per quelli esistenti sarà pienamente efficace dal 1° settembre 2025”.
“Un elemento critico del sistema dei buoni pasto è infatti l’attuale squilibrio nella distribuzione dei costi” chiarisce Pieragnoli. Le società emettitrici, per attrarre i datori di lavoro che acquistano i buoni da offrire ai propri dipendenti, applicano forti sconti. Tuttavia, per compensare questi sconti, scaricano il peso economico sugli esercenti convenzionati, imponendo commissioni elevate. Questo sistema mette in difficoltà chi eroga concretamente il servizio, che si ritrova a dover accettare condizioni svantaggiose senza alcuna possibilità di negoziazione, se non quella estrema di rinunciare alla convenzione, con ripercussioni sulla propria competitività. La nuova normativa introduce una regolamentazione più equa, imponendo un tetto massimo del 5% sulle commissioni e stabilendo che eventuali clausole contrarie siano nulle. Questo cambiamento non solo riequilibra i rapporti tra le parti coinvolte, ma promuove un mercato più sostenibile e concorrenziale, riducendo il rischio di penalizzazioni ingiustificate per gli esercenti”.
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