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Studi e ricerche sull’isola di Gorgona: presentato il progetto al Musmed

Giovedì 5 Dicembre 2024 — 18:16

Il progetto ha lo scopo di approfondire le conoscenze geologiche e mineralogiche dell’isola e prevede inoltre la possibilità di realizzare tirocini, tesi universitarie e tirocini post-laurea. Gli attori coinvolti sono il Gruppo Geo-Mineralogico Livornese APS, il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa

di Martina Romeo

Presentato ufficialmente al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo l’accordo quadro mirato allo scambio di informazioni scientifiche e alla realizzazione di progetti comuni finalizzati allo svolgimento di studi e ricerche sull’isola di Gorgona. Un’attività condotta in squadra dal Gruppo Geo-Mineralogico Livornese APS, dal Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno, dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e dal Museo di Storia Naturale con lo scopo di approfondire le conoscenze geologiche e mineralogiche dell’isola. Con già diversi progetti di successo all’attivo, il Gruppo Geo-Mineralogico Livornese opera dal 2023 per la promozione e la diffusione della conoscenza scientifica del territorio livornese e toscano, aspetto che ha spinto il Gruppo a espandere sempre di più il suo lavoro anche grazie alla presenza di un cospicuo gruppo di esperti geologi tra i soci fondatori e alla collaborazione degli altri enti coinvolti nella realizzazione del progetto.
Ma perché proprio la Gorgona? A rispondere è Riccardo Torri, presidente del Gruppo Geo-Mineralogico Livornese APS: “Si tratta di un luogo a noi relativamente vicino ma, al contempo, poco frequentato data la presenza del bagno penale, caratteristica che lo rende anche poco conosciuto e, per questo, degno di qualche attenzione in più. Più concretamente, dal punto di vista geologico, si tratta di un vero e proprio pezzo di Alpi collocato in mezzo al Mar Tirreno, il che rende la Gorgona una storia a sé stante rispetto al resto del territorio livornese”. Il focus dell’Accordo è quello di diffondere la conoscenza e la cultura in materia di scienze della terra del nostro territorio, e non solo, a un pubblico più vasto possibile. “Facciamo ciò – ha continuato il suo intervento il presidente Torri – con la convinzione di favorire la sensibilità ai comportamenti dignitosi rispetto alle tematiche ambientali, una possibile soglia base per progetti futuri”.
Una speranza condivisa anche dalla direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, Elena Bonaccorsi: “Amare il proprio territorio è meglio, ed è bene conoscerlo. La conoscenza è un po’ alla base del coinvolgimento, dell’interesse delle persone per il territorio in cui vivono. Questo è un po’ quello che cerchiamo di fare con questo progetto”. Dalla direttrice non è mancato un elogio particolare all’iniziativa: “Vorrei fare un plauso per questa raccolta di Associazioni all’interno del Museo, perché rendono lo stesso più vivo”.

Intervenuto alla conferenza anche il direttore uscente del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, Luca Pandolfi: “Un aspetto interessante è che è un frammento di Alpi ma, soprattutto, è un frammento di un oceano antico, la Tetide, là da quasi duecento milioni di anni, un qualcosa che il geologo ambisce e che vuole conoscere. L’isola è un territorio, tutto sommato, ancora poco conosciuto e ciò rende questa per noi un’occasione importante, soprattutto per collaborare con i Musei e con le Associazioni. L’Università ha diverse missioni oltre alla didattica e, tra queste, c’è anche il public engagement, il coinvolgimento della popolazione alla conoscenza scientifica. Farlo è molto importante e in questo progetto ha un ruolo centrale. È importantissimo, inoltre, collaborare con le Associazioni e con i Musei, i quali rivestono una forte importanza nella divulgazione della conoscenza alla cittadinanza e nel coinvolgimento della stessa nello studio dei territori”. Il conservatore del Museo del Mediterraneo, Antonio Borzatti, ci ha tenuto a ringraziare tutte le parti coinvolte. “Ringrazio il Gruppo Geo-Mineralogico ma anche tutte le Associazioni che collaborano con noi e che, bene o male, ci aiutano a portare avanti quella che poi è la mission del museo: in primis la didattica, ma anche la parte discorsiva, i tratti didascalici dello stesso. Questa convenzione riguarda sì prima la parte della ricerca ma anche i Musei, perché sono proprio loro che possono fare da trade-union tra il mondo della ricerca scientifica e quello della divulgazione”.

Tra le altre cose, l’accordo prevede la possibilità di realizzare tirocini, tesi universitarie e tirocini post-laurea in collaborazione tra le parti coinvolte, oltre che favorire altre collaborazioni a scopo didattico e scientifico.

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