Al Vespucci-Colombo la presentazione del libro “Berthe Morisot. Pittrice a tutti i costi”
Continuano anche nel mese di dicembre i consueti appuntamenti culturali della Biblioteca dell'istituto. Appuntamento lunedì 9 dicembre, alle ore 18, nell’Aula Magna della sede di Piazza Vigo, 1 con l'autrice Maria Cristina Bulgheri e Catia Buselli della casa editrice Paesi Edizioni
Continuano anche nel mese di dicembre i consueti appuntamenti culturali della Biblioteca dell’IIS Vespucci-Colombo di Livorno. Lunedì 9 dicembre, alle ore 18, nell’Aula Magna della sede di Piazza Vigo, 1, si torna a parlare di arte e di donne. Verrà infatti presentato il libro di Maria Cristina Bulgheri “Berthe Morisot. Pittrice a tutti i costi” (Paesi edizioni, 2024). Oltre all’autrice sarà presente Catia Buselli della casa editrice Paesi Edizioni. Introdurrà l’appuntamento Francesca Luseroni, docente e referente della biblioteca dell’Istituto. L’evento, come di consueto, è organizzato in collaborazione con Erasmo Libri. Il libro, accompagnato dalle delicate illustrazioni di Marina Cremonini, ripercorre l’infanzia, dall’adolescenza agli esordi e i passaggi chiave della vita dell’unica artista donna tra i fondatori e gli ispiratori dell’Impressionismo francese.
Berthe Morisot, instancabile sperimentatrice, dedicò tutta la sua vita alla pittura, malgrado obbligata, in quanto donna, a formarsi al di fuori dei percorsi ufficiali. Dopo l’esclusione dall’Ecole des Beaux-Arts inizialmente studiò con l’accademico Joseph Guichard (allievo di Eugène Delocroix), poi con Jean-Baptiste Camille Corot e infine di Édouard Manet. Con quest’ultimo instaurò un legame strettissimo che la portò a posare per lui più volte come modella. Nell’arte di Morisot si nota una predilezione per la pittura “en plein air”, appresa da Corot, e per soggetti inusuali e punti di vista insoliti. Fu unita da un profondo legame di amicizia e stima al poeta simbolista Stéphane Mallarmé, che celebrò più volte la grandezza della pittrice. Maria Cristina Bulgheri, nata a Livorno, si è laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università di Pisa con una tesi su Dante. Ha insegnato cinque anni alla scuola elementare prima di diventare giornalista professionista: cresciuta nelle fila del quotidiano Il Tirreno di Livorno, per il quale ancora oggi collabora, pur essendo tornata dietro la cattedra con alunni e alunne più grandi. Un’altalena tra mondo della scuola e mondo dei giornali legato alla nascita dei tre figli. Da sempre, ma soprattutto grazie a loro, ha stretto un rapporto particolare con la letteratura per l’infanzia. Ha pubblicato il libro “C@ro Babbo Natale” (Felici Edizioni) e ha ottenuto diversi premi in concorsi letterari.
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