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Dama. Borghetti torna sulla damiera dopo 5 anni. Premiati 3 nuovi prospetti

Lunedì 2 Dicembre 2024 — 09:58

Il maestro Michele Borghetti è tornato a disputare un torneo di altissimo livello dopo 5 anni di assenza. E Clara Damari, Andrea Palumbo e Demian Battaglini sono premiati alla Giornata delle Benemerenze del Coni

Oggi, 2 dicembre, alle 17 al Palazzo dei Portuali, ci sarà la cerimonia di premiazione indetta dal Coni provinciale. In questa occasione 3 giovanissimi damisti livornesi, tutti studenti delle scuole XI Maggio, rispettivamente in prima, seconda e terza, hanno ottenuto una bellissima medaglia d’argento alla finalissima del Trofeo Coni, svoltosi dal 3 al 6 ottobre a Terrasini (PA).

Si tratta, nell’ordine di Clara Damari, Andrea Palumbo e Demian Battaglini, non solo tutti studenti della scuola citata, ma anche tutti allievi della “Scuola di dama Michele Borghetti”, nella quale il pluricampione del Mondo, da qualche anno, insegna questa importantissima disciplina che comporta una serie di caratteristiche positive:

A)  concentrazione

B) riflessione

C)  capacità di memorizzazione

D) creatività

E) autocontrollo

F) resistenza all’impegno

G) rispetto delle regole

H) socialità e relazionalità

I)  capacità organizzativa e decisionale

J) la responsabilità delle relative scelte che si compiono

K) gestione dell’errore e accettazione della sconfitta

L)  acquisizione della capacità di confronto

Una grande soddisfazione per questi tre esemplari studenti, per i loro genitori, per la loro scuola e per lo stesso Insegnante di dama, il Maestro Michele Borghetti.

Ne sentiremo sicuramente riparlare.

Nel frattempo, il loro Insegnante. il maestro Michele Borghetti (unanimemente riconosciuto come il più grande giocatore della storia della Federazione Italiana Dama – e non solo – fin dalla sua fondazione nel 1924, esattamente 100 anni fa e definito un autentico genio) è tornato a disputare un torneo di altissimo livello dopo 5 anni di assenza.

A Bergamo, in un torneo che ha visto ai nastri di partenza ben 42 partecipanti, fra i migliori dello Stivale e anche molti validissimi stranieri, il genio labronico è arrivato secondo, con lo stesso punteggio del primo. Chi pensava che fosse avvolto dalla “ruggine” dovuta a questa lunghissima assenza si è accorto che su Michele la ruggine si sgretola e si dissolve come neve al sole. Michele non è nuovo a queste lunghe assenze dall’agonismo e a ritorni incredibilmente positivi. A dama italiana, nel 2005, dopo aver vinto gli ultimi 7 Campionati Assoluti disputati dal 1999 al 2005 compresi , decide di prendersi una lunga assenza dai Campionati. Ritornato a giocare il Campionato Assoluto dopo 9 anni, nel 2014, vince ancora dando ben 3 punti di distacco al secondo. Lo rivince anche nel 2015, mettendo in archivio un record che sarà difficile battere: quello di vincere gli ultimi nove campionati assoluti ai quali ha partecipato, raggiungendo un altro record: quello dei 13 Campionati Assoluti vinti in totale, in quanto questi nove si aggiungono a quelli del 1992,1993,1995 e 1997.

Al momento ha deciso di lasciar perdere sia la dama italiana che quella inglese, nella quale si è laureato ben 4 volte Campione del Mondo. Ha ricominciato con la dama internazionale, per la quale è stato, anche in questa specialità, ben 5 volte Campione Assoluto.

Quindi, che sia dama italiana, internazionale o inglese per lui “tutto fa brodo”. Da notare che ognuno di questi sistemi ha regole diverse, anche molto evidenti, e da qui si capisce l’enorme difficoltà nel saper gestire tre discipline diverse e tutte ad altissimi livelli. Da qui la giusta definizione di “Campione fra i Campioni”.

Come se tutto questo non bastasse, ecco la ciliegina sulla torta: dal 18 agosto 2003, e quindi da oltre 21 anni, il genio di “Corea” (quartiere livornese in cui è nato) detiene il record mondiale “bendato”. Un record che ha del’incredibile, dimostrato anche dal fatto che, in questi 21 anni, nessuno si è “azzardato” a provare a batterlo. In quella circostanza il Maestro Michele giocò senza vedere nessuna delle 23 damiere, ma basandosi volta per volta sulle mosse che, fatte dagli avversari, gli venivano comunicate dagli Arbitri.  Ricevuta la notizia della mossa effettuata da ogni singolo avversari, Michele, volta volta, dava la sua risposta e la sua mossa veniva effettuata dall’Arbitro. Dopo ben 6 ore e 37 minuti di gioco, stanco ma non troppo, Michele ha ripetuto a memoria tutte le partite svolte, circa 500 mosse sue e 500 dell’avversario. Ogni mossa due numeri: quello della casella di partenza e quella della casella di arrivo. Come definirlo, se non “un vero genio”?

Con questo elenco, sia pure molto incompleto, delle sue prodezze damistiche, si capisce perché sia considerato il più grande giocatore della storia. Anche perché i fatti parlano e nessuno può vantare queste prestazioni.

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