Libri. Un uomo di talento, d’educazione e d’energia
L’Associazione Livornese di Storia Lettere e Arti martedi 3 dicembre alle ore 17,00 nella Sala degli specchi di villa Mimbelli presenta il volume di Andrea Giaconi “Un uomo di talento, d’educazione e d’energia. Alessandro Garbi nel Risorgimento e nell’Italia postunitaria”.
L’Associazione Livornese di Storia Lettere e Arti martedi 3 dicembre alle ore 17,00 nella Sala degli specchi di villa Mimbelli presenta il volume di Andrea Giaconi “Un uomo di talento, d’educazione e d’energia. Alessandro Garbi nel Risorgimento e nell’Italia postunitaria”. Il saggio – terzo volume della collana “Biblioteca dell’ALSLA” ed edito da Mediaprint – sarà introdotto dal prof. Fabio Bertini. Ma chi era Alessandro Garbi? Un personaggio singolare – trisavolo di Anna Maria Tomassi Pecchioli Garbi che ha commissionato la ricerca – dalla vita intensa e straordinaria, che ha attraversato il diciannovesimo secolo come patriota combattente, stimato amico di Leonetto Cipriani con il quale intrattiene una nutrita corrispondenza, e con il quale condivide missioni diplomatiche nelle Americhe a sostegno delle imprese dei cittadini sardi, gravitanti soprattutto nello sfruttamento minerario e nell’export-import di generi alimentari.
Rientrato in patria dopo l’aggressione dell’Austria al Piemonte, è inquadrato come capitano di stato maggiore e svolge missioni diplomatiche a Parigi. Nel febbraio 1860 lo riceve Vittorio Emanuele II al quale dona la spada che gli italiani di California gli avevano a tale scopo affidato.
Nell’Italia postunitaria Garbi diventa importante collaboratore della casa commerciale dei fratelli Fabbri che hanno importanti interessi oltreoceano e diventa supervisore dello snodo di Genova con delega su Livorno. Con pari impegno si dedica con passione alle materie tecniche e scientifiche, interessato alle nuove tecniche agricole e allo studio dell’archeologia e dell’entomologia e non ultimo, è un eccellente sportivo appassionato di vela e di canottaggio. Legato alla città di Livorno dalle sue amicizie con grandi famiglie, vi soggiorna a lungo nei mesi estivi, partecipando alle prime regate remiere cittadine, e diventando Presidente della Società di canottaggio “Alfredo Cappellini”.
Decorato della Croce al merito dei Savoia e della medaglia d’argento per la campagna 1960-61, il maggiore Alessandro Garbi è ricordato nella lapide apposta dal Comune di Firenze nella Loggia dei Lanzi a memoria dei cittadini decorati nelle guerre per l’Unità italiana.
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