Lombardi, il Fides ritrova un fiorettista nel team azzurro
FOTO BIZZI TEAM
Il fiorettista in forze alle Fiamme Gialle, che si allena al Circolo Fides di via Allende con il maestro Beppe Pierucci, a soli 22 anni viene convocato dal cittì azzurro Cerioni per la prima gara di Coppa del Mondo a Tunisi e, nella prova a squadre, diventa protagonista strappando l'oro contro gli Usa. Il Circolo di via Allende ritrova un azzurro nei "fab four" tricolori dopo Andrea Baldini
Si chiama Giulio Lombardi, ha appena 22 anni, è in forze al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e tuti i santi giorni (o quasi) si allena al Circolo Scherma Fides con il maestro Beppe Pierucci che da anni ormai lo ha messo sotto la sua ala. Impegno, dedizione, passione e serietà. Oltre chiaramente bravura, capacità, maturità e genio tecnico. Queste in sintesi le capacità peculiari del fiorettista Lombardi, capacità che ha rivisto in lui anche il cittì azzurro del fioretto Stefano Cerioni che lo ha voluto con lui e con il team azzurro per la prima prova di Coppa del Mondo andata in scena a Tunisi il 23 novembre scorso e che di fatto apre ufficialmente il quadriennio olimpico.
Lombardi ha “approfittato” dell’assenza dai fab four del fioretto italiano del Campione Europeo in carica, Tommaso Marini, impegnato in questi giorni nella trasmissione Rai Ballando Con le Stelle, per strappare un’opportunità concessa da Cerioni. Opportunità che l’atleta di via Allende ha ripagato ampiamente con un’ottima prestazione sia nell’individuale che nella gara a squadre con i compagni Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi.
Il Circolo Fides ritrova così, storicamente, dopo Andrea Baldini, un fiorettista nel team tricolore.
Nella gara individuale Lombardi ben figura, stupendo e non poco tutto l’ambiente, superando con carattere e maturità il doppio campione olimpico di Tokyo e Parigi, il fiorettista hongkonghese Cheung Ka Long, per 15 stoccate a 7 nell’assalto che valeva l’ingresso nei sedici. Poi destino avverso contro una delle stelle americane Louie che perderà in finale solo contro il compagno di squadra a stelle e strisce Messialas.
Prova maiuscola e di spessore anche, e soprattutto, nella gara a squadre dove con il quartetto azzurro supera brillantemente rispettivamente Ucraina (45-25), Corea (45-30), Francia (45-27) e Stati Uniti d’America in rimonta (45-43) conquistando così la medaglia d’oro.
Un ruolo da protagonista per Lombardi e non certo da comprimario considerando che Cerioni lo ha schierato come terzo “staffettista” lasciando a sedere Foconi (impiegato come quarto). Lombardi ha ripagato la fiducia mettendo a segno sempre parziali positivi e, anche in finale, recuperando 4 “botte” ai temibili statunitensi, riportando la situazione a portata di stoccata (32 a 31 per gli americani), recupero che ha poi completato, dopo il passivo incassato da Macchi (40-36) da uno strepitoso Guillaume Bianchi che ribalta il punteggio facendo così salire sul gradino più alto l’Italia. Italia che si tinge d’amaranto proprio grazie a Giulio Lombardi. E non è poco. Ancora una volta orgoglio di casa nostra.
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