La polizia accoglie le Centaure on the road in piazza Grande
Le donne della divisione Anticrimine hanno accolto le donne in moto in piazza Grande e svolto attività di sensibilizzazione alle Fonti del Corallo nell'ambito della campagna contro la violenza di genere “Questo non è amore”
Il 23 e il 24 novembre, nell’ambito delle numerose iniziative organizzate nella provincia di Livorno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le donne e gli uomini della Questura di Livorno hanno dato vita a due eventi pensati per la diffusione di un messaggio fondamentale volto a combattere il fenomeno della violenza di genere riassunto nella frase “Questo non è amore”.
Sono stati infatti allestiti due veri e propri punti di contatto, prevenzione e contrasto ad ogni violenza di genere in due location particolarmente frequentate dalla popolazione livornese: piazza Grande e alle Fonti del Corallo. Nel corso dell’iniziativa il personale specializzato della divisione Anticrimine della Questura di Livorno ha partecipato i propri saperi, legati ad anni di esperienza nel settore, diffondendo un messaggio che in sintesi può essere descritto con un verbo “raccontare”. Avere la forza di esternare il proprio vissuto, nei vari centri specializzati antiviolenza o nelle apposite strutture messe a disposizione dalla Polizia è l’unica arma di difesa che hanno le vittime per sottrarsi da veri e propri circoli viziosi prima che questi diventino baratri. L’esperienza ha insegnato infatti che grazie allo strumento dell’ammonimento è diminuita drasticamente la casistica di recidiva da parte di soggetti maltrattanti.
Basti pensare che nel corso del 2024 su 19 procedimenti avviati dalla Divisione Anticrimine della Questura di Livorno, ben 6 non sono stati portati a conclusione con l’emissione di un provvedimento del Questore perché la situazione di allarme è rientrata dopo la notifica dell’avvio del procedimento. Gli altri 13 non hanno visto il rinnovarsi di episodi di violenza dopo la notifica dell’ammonimento.
Oltre alle misure di prevenzione nate appunto per prevenire situazioni di violenza, occorre ricordare che la Squadra Mobile della Questura di Livorno è pronta ad intervenire a tutela delle vittime per reprimere condotte violente, basti pensare che nel 2024 sono stati trattati 107 codici rossi che come noto sono procedimenti penali speciali nati per dare una risposta immediata, in situazioni con criticità già in atto. Questi 107 procedimenti penali hanno visto l’emissione e l’esecuzione di 31 misure restrittive della libertà personale. Inoltre in piazza Grande le donne e gli uomini della Questura di Livorno hanno accolto le Centaure on the road.
Infatti anche quest’anno si è rinnovata l’adesione di questo Ufficio all’iniziativa organizzata dall’Associazione Ippogrifo/Centro Donna città di Livorno per la mattinata del 25 novembre, in questa piazza Grande. L’Associazione nell’ambito delle iniziative organizzate nel corrente mese di novembre dal titolo “novembre antiviolenza 2024”, ha inserito la manifestazione “Centaure on the road – Donne in moto”, promossa da un gruppo di donne, amanti delle moto, che conciliano la loro passione con eventi di solidarietà, amicizia e sorellanza. Le centaure sono partite domenica 24 novembre alle ore 10.30 dalla Rotonda di Ardenza in Livorno e, dopo aver sfilato percorrendo alcune strade principali cittadine, si sono radunate in Piazza Grande, ove è stato allestito uno stand a cura della Questura e dove personale della Polizia di Stato è stato a disposizione del pubblico con relativa consegna di materiale informativo al riguardo. Il questore Stellino: “Il nostro punto di partenza è senza ombra di dubbio la prevenzione, dove la Polizia di Stato continua la stretta collaborazione con le altre istituzioni al fianco delle associazioni in una fitta rete in cui ognuno svolge la propria parte, ma occorre in contemporanea operare sul piano culturale, quindi rivolgendoci ai giovani affinché crescano con una “cultura di genere” sempre più responsabile; cultura in cui non ci stancheremo mai di sottolineare che nessun atto di violenza può essere tollerato ma anzi deve essere denunciato”.
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