Terme del Corallo, tornano porte e finestre nel Salone della Mescita
foto d'archivio
Recuperati gli infissi delle porte e delle finestre del Salone della Mescita grazie alla minuziosa opera della restauratrice professionista Rosa Anzani che, insieme all'Associazione Reset e alla ditta Frangerini, sta lavorando al recupero delle ex Terme del Corallo
Un recupero incredibile. Se si pensa che tutto questo è stato portato avanti da un gruppo di volontari che per passione, solo per passione, hanno mosso il cielo e l’altre stelle per il recupero di un bene che per Livorno potrebbe voler dire un rilancio culturale e turistico. Stiamo parlando dell’Associazione Reset, capitanata da Giuseppe “Pino” Pera e da Mirko Mirabielli, che ha iniziato tutto nel 2016 quando le ex Terme del Corallo erano lasciate più che mai all’abbandono e al degrado. Oggi a distanza di otto anni, il miracolo di bellezza e restauro: tornano le porte e le finestre nel Salone della Mescita. Un recupero, quest’ultimo, ottenuto anche grazie alla minuziosa opera della restauratrice professionista Rosa Anzani che sin dall’inizio ha suggerito di conservare ogni legno, ogni vetro, ogni traccia che fosse emersa dal fango e dalle sterpaglie. “Vedere ora quei legni – commenta Pino Pera – ricomposti nelle magnifiche porte del Salone della Mescita, non può che rendere orgogliosa tutta Reset. Erano anni in cui prendersi cura dei nostri Beni Comuni, non era ben visto, pensavamo di fare una bella cosa, ma spesso venivamo derisi. Mi ricordo gli inizi, qualcuno ci dava per pazzi. E sin dagli inizi invece Rosa Anzani, che ci seguiva passo passo, ci suggeriva di recuperare senza sosta ogni pezzetto, fosse questo vetro o legno: tutto veniva diviso e conservato nei saloni delle Terme. Rosa, dopo anni di volontariato con Reset, ha ricostruito e restaurato le porte del Salone della Mescita, inserendosi con la sua prestazione professionale nel progetto di recupero con la ditta Frangerini”,
“Mi ricordo ancora la svolta con Eike Schmidt, allora direttore degli Uffizi di Firenze, in quella giornata piovosa di fine novembre – racconta Mirko Mirabelli a QuiLivorno.it – Era il 2020 e con il Governatore Giani e il sindaco Salvetti lanciò l’idea degli Uffizi a Mare individuando le ex Terme come location per questo fantastico progetto di arte e cultura valorizzando così già il grosso lavoro che fino a quel momento avevamo già fatto con Reset. Pensare a dove siamo arrivati e dove siamo partiti, passando dal ripulire i sotterranei pompando via l’acqua e recuperando i bagni, gli spogliatoi… Fino ad oggi che possiamo rivedere le finestre e gli infissi del Salone della Mescita”.
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