Pielle-Ravenna, le pagelle. Bonacini gladiatore, Leonzio “The Terminal” e Donzelli baywatch
Leonzio al tiro sul parquet del PalaMacchia contro Ravenna (foto Novi)
Nella serata della Luna Nera piellina in cui Bonacini viene picchiato come un gladiatore pompeiano, Donzelli esce acciaccato alla caviglia come Cafù dopo un contrasto in area di rigore e Leonzio va ai box per un sanguinamento la Toscana Legno smarrisce la retta via e lascia il passo a Ravenna
Prima o poi doveva succedere. Arriva la prima sconfitta che rompe l’incantesimo biancoblu delle tre vittorie consecutive. La Toscana Legno perde il treno di testa guardando da un vagone indietro le locomotive Roseto e Gema. Presto per parlare di testa e coda, di classifiche e posizioni. Prestissimo, vero. Di stazione in stazione come i treni a vapore. Così cantava Fiorella Mannoia. E di canestro in canestro aggiungiamo noi. Nella serata della Luna Nera piellina in cui Bonacini viene picchiato come un gladiatore pompeiano, Donzelli esce acciaccato alla caviglia come Cafù dopo un contrasto in area di rigore e Leonzio va ai box per un sanguinamento, questo match sembra a tratti più un incontro tra Evander Holyfield e Mike Tyson. Stavolta però l’orecchio lo morde Ravenna ai labronici e i biancoblu vanno al tappeto dopo una prestazione punto a punto fino agli ultimi giri di lancetta.
Ed ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che, nella giornata in corso, gioca la sua partita davanti al pubblico amico del PalaMacchia.
Leonzio 7 – Leon leon leon… zio zio zio fiii bum! L’Ennio biancoblu ne mette 15 che butta giù come zigulì al limone durante un party amaro dove sul tavolo al posto della Cocacola trovi la BenCola e le pizzette dalla consistenza di chewingum. Lui è il perché e anche il because, l’alfa e l’omega. Ne segna sette di fila e la Pielle pareggia i conti nel primo quarto. Poi in panchina per un po’ (?). Ma quando è in campo c’è quello strano sentimento che… ahi l’amore (cit.). THE TERMINAL
Del Testa 6 – Autore della piccola riscossa che porta la Pielle al +7 (38-31). Illude con due bombe ma mica sempre è Pasqua di domenica. Non si può pretendere che sia l’eroe che ci meritiamo ma di cui abbiamo bisogno (cit.). Nel finale fa una fatica immane a contenere il dilagante Gay nell’uno contro uno che segna e percuote la schiena dritta della Pielle. Del Testa lancia il bat-segnale in cielo, ma è troppo tardi. BAT-DIFFICOLTA’
Bonacini 7 – Nel momento migliore della Pielle vedono bene di spezzargli il sopracciglio danneggiando così la cabina di regia biancoblu. E hanno anche il coraggio di protestare. Ma Davide Bonacini da Guastalla di Reggio nell’Emilia, come Spartaco, si rammenda e si rialza. Come Rambo con la polvere da sparo nel costato. Pit stop ai box e poi di nuovo nella mischia con gladio e rete contro le fiere di Ravenna. Smazza 6 assist. Gioca, sanguinante e ricamato, 28 minuti. DIE HARD
Paesano 6 – Cresce alla distanza. Esce dalla curva Nuvolari nella seconda metà della partita come una quattro ruote lanciata verso la bandiera a scacchi. Raccatta nove palloni dai ferri. Neo della serata le 4 palle perse che gridano vendetta. IN CRESCITA
Venucci 5,5 – Gli mancano le frecce dall’arco dei tre punti dove a questo giro colleziona uno 0/3 che fa male nonostante alcune scelte di tiro chiare e cristalline. Specchio di una serata dalla luna storta. LA LUNA NERA
Vedovato 5,5 – Manca dal campo negli ultimi minuti, quelli dove il fortino del pitturato biancoblu è sotto gli obici da 105 mm dei cannoni avversari che con Crespi (16 punti per il loro centro) fanno il bello e il brutto tempo là sotto minando le basi della vittoria. Simbolo di un reparto alla ricerca di una vera e propria identità. CERCO UN CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE
Donzelli 7 – Quando esce a braccia dal campo un sentimento di dolore subentra nei cuori dei tifosi Pielle. Come l’ultimo petalo che cade dalla rosa della Bella e La Bestia e la consapevolezza di non poter tornar più indietro. Ala forte di due metri, fortissima direi, con un fisico da baywatch, segna tre triple, prende 4 rimbalzi, passa come alla Peppa due assist a chi ha accanto. Va in doppia cifra. Verso Nord della bussola piellina. La speranza è di rivederlo presto sul parquet. Salva, come lifeguard, la Toscana Legno dalla deriva. MITCH BUCHANNON
Campori 5,5 – Parte benissimo, mette anche una tripla nel momento clou che porta avanti i suoi (23-20) e porta per mano nella prima parte di gara la sua squadra. In difesa però subisce la veemenza di Gay e naufraga con il veliero delle Triglie in fondo al mare come Sebastian. SIRENETTO
Cepic 6,5 – Atteggiamento giusto di chi si mette il nero sotto agli occhi e striscia sul campo sotto al filo spinato. Aggredisce il ferro mette a segno sei punti nei momenti caldi. Quando lo vediamo così ci piacerebbe vederlo con un minutaggio più ampio sul campo. ONE MORE TIME
Coach Campanella 6 – Costretto a fare i conti con una serata deragliata sul binario della sfortuna. Quando tutto il mondo sembra buono, anche il professore, cantava Venditti, ci pensa la sfiga a togliergli prima Bonacini, poi Leonzio e infine Donzelli. Nonostante tutto ci prova. Ruota come può il ruotabile. Ma anche quando costruisci tiri buoni e le palle vanno sul ferro lo “sdeng” interiore prevale. Puoi essere fero o puoi esse piuma recitava Mari Brega. Stasera sei SDENG
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