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Denunciato per spaccio e subito dopo arrestato per resistenza, minaccia e violenza

Mercoledì 11 Settembre 2024 — 11:30

Una volta fuori dalla caserma, dopo essere stato denunciato, ha raggiunto la strada mettendo in percolo l'incolumità degli automobilisti che per schivarlo frenavano repentinamente. Poi si è scagliato contro un poliziotto. Arrestato per resistenza, minaccia e violenza. Era stato denunciato poco prima per resistenza e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio dopo essere stato fermato in via della Pina d'Oro

Transitando in via della Pina d’Oro angolo via del Pettine una volante ha fermato un cittadino extracomunitario – identificato successivamente per saudita del 2000 con precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, di immigrazione clandestina e contro la Pubblica Amministrazione – che alla vista della polizia ha gettato a terra un grosso involucro solido di colore marrone avvolto in cellophane trasparente. Nel corso della perquisizione è stato poi rinvenuto un altro pezzo di sostanza solida del medesimo colore di quella gettata a terra, nonché 260 €. La sostanza solida, dalle successive analisi di laboratorio effettuate dalla Polizia Scientifica, è risultata essere hashish (95,58 grammi). Lo straniero è stato quindi denunciato in stato di libertà per resistenza e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Una volta fuori dalla caserma ha manifestato nervosismo, già manifestato a tratti, iniziando a muoversi senza alcun criterio e raggiungendo la strada per cercare il coinvolgimento dei conducenti delle auto in transito mettendo in pericolo la sua incolumità e quella degli automobilisti che per schivarlo frenavano repentinamente. L’uomo ha reagito scagliandosi contro i poliziotti, che cercavano di calmarlo, provocando lesione ad uno di loro. Alla fine, dopo essere stato denunciato, è stato anche arrestato per resistenza, minaccia e violenza e condotto alle Sughere. Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole gli indagati.

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