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Tenta la fuga spruzzando lo spray urticante agli agenti. Poi viene arrestato con 15 dosi di “coca”

Sabato 3 Agosto 2024 — 11:36

Lo straniero è finito in manette con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato per porto di oggetti atti ad offendere nonché per resistenza a Pubblico Ufficiale

Nell’ambito dei servizi intensificati per garantire la sicurezza in questo centro, personale della Sezione Volanti, durante attività mirata alla prevenzione e repressione dei reati in genere, nella decorsa notte, mentre percorreva piazza Giovane Italia notava una figura che alla vista della Volante, ha gettato a terra tra le auto in sosta ed il muro dell’Istituto Tecnico Nautico un involucro di colore biancastro e contestualmente si sdraiava a terra per non essere vista. La volante ha subito fermato la marcia ed il personale immediatamente si è diretto verso la persona coinvolta che vistasi scoperta ha tentato in un primo momento di fuggire, ma è caduta subito a terra urtando una macchina lì parcheggiata, poi, raggiunto dal poliziotto, ha tentato di estrarre dalla tasca una bomboletta di spray urticante all’oilcapsicum, ma veniva immobilizzato.

Dai successivi accertamenti l’uomo risultava essere un tunisino del 1988, colpito da ordine di espulsione del 25 febbraio 2022 ed avere con se oltre alla bomboletta di spray urticante, 187 euro in banconote di vario taglio, e l’involucro che aveva gettato a terra con l’intento di liberarsene era costituito da cellophane trasparente contenente 15 dosi termosaldate che da analisi svolte dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica risultava essere cocaina per un peso complessivo di 5,15 grammi. Lo straniero è stato quindi arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e denunciato per porto di oggetti atti ad offendere nonché per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole l’indagato.

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