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Torna il Premio Rotonda con 66 espositori. Presidente di giuria sarà Sardelli

Giovedì 18 Luglio 2024 — 18:01

La manifestazione si svolgerà dal 17 al 25 agosto all'interno della Rotonda Carlo Azeglio Ciampi. Saranno allestiti spazi per 66 espositori, 26 in più della passata edizione. Per questo 2024 è stato scelto come immagine chiave che accompagnerà la comunicazione del Premio un dipinto di Fulvio Pucci

Per il terzo anno consecutivo il Comune di Livorno, depositario del marchio Premio Rotonda Città di Livorno, affida alla Fondazione Trossi-Uberti la direzione artistica dell’evento, nella precisa volontà di riportare la manifestazione a un’attenzione nazionale e al contempo restituire alla città una memoria storica importantissima. Saranno ben 66 gli espositori che saranno ammessi a partecipare a questa edizione. Ben 26 in più rispetto alla scorsa. La manifestazione si terrà dal 17 al 25 agosto nei magnifici spazi verdi e ombreggiati della Rotonda Carlo Azeglio Ciampi.
Per questo 2024 è stato scelto come immagine chiave che accompagnerà la comunicazione del Premio un dipinto di Fulvio Pucci, “Tamerice” (smalto su tavola) che ha partecipato alla passata rassegna. “Vorremmo che questo sia un po’ il tema ricorrente anche per le prossime edizioni”, ha spiegato Libera Capezzone in conferenza stampa, “che un dipinto in gara diventasse quindi l’anno successivo il manifesto del Premio proprio come abbiamo fatto con quello di Pucci”.
Il concorso è aperto a tutte le artiste e a tutti gli artisti, di ogni nazionalità e senza limiti d’età, individualmente o in collettivo, che avranno comunicato la loro adesione entro il 1° agosto 2024. All’esposizione sono ammesse opere di grafica, pittura, scultura, fotografia, video, installazione della misura massima di cm 200x200x80. All’estemporanea, riservata agli artisti selezionati per l’esposizione e avente come tema ispiratore “Prospettive”, sono ammesse opere di grafica, pittura, scultura, installazione da realizzarsi presso la Rotonda durante tutta la durata dell’esposizione. Ogni artista può partecipare con una sola opera all’esposizione e all’estemporanea.

Sono particolarmente contento del lavoro svolto in questi anni dalla Fondazione Trossi Uberti per il Premio Rotonda – ha dichiarato il sindaco Luca Salvetti – la prima edizione è stata una sorta di ripartenza, ma ha tracciato una strada e ha saputo mettere la manifestazione al centro della proposta culturale della nostra Amministrazione”.

Di grande qualità la giuria e credo di assoluto interesse i premi – ha commentato l’assessore Lenzi. “Abbiamo avuto una ripartenza, negli anni precedenti aveva avuto un progressivo declino, la scelta della Trossi Uberti era la migliore che potessimo fare. La mission era quella di individuare una via nuova, dare una nuova immagine senza dimenticare la tradizione”.

Stiamo registrando molto interesse – ha evidenziato la presidente della trossi Uberti Libera Capezzone – sia da artisti che hanno partecipato a molte edizioni del premio rotonda che da parte di ragazzi appena usciti dalle Accademie. Grazie all’investimento del Comune la quota di partecipazione per i partecipanti è molto bassa, appena 25 euro”.

Siamo nel 1953 quando Mario Borgiotti organizza una riunione con i sodali Nedo Luschi e Renzo Casali al Caffé Brilli, aperto vicino alla celebre Bottega d’Arte di Angiolini, spazio che ha animato per anni il panorama artistico livornese.

Qui i tre amici pittori decidono di dar vita a una rassegna d’arte in uno dei luoghi da decenni deputati alla pittura en plein air di stampo labronico, la celebre Rotonda d’Ardenza.

La rassegna, che ha cambiato nome e formula varie volte nel tempo, per tutta la città è – ed è sempre stata – ricordata con il nome di “Premio Rotonda”.

Si tratta indiscutibilmente di una delle manifestazioni più longeve di questo genere in Europa, l’unica che si tiene da oltre 70 anni in uno spazio all’aperto, rappresentativa del fermento e dell’attenzione cittadina verso le arti visive.

La giuria di esperti sarà composta da Federico Maria Sardelli, presidente, Serafino Fasulo e Antonella Sciarra.

Gli artisti e le artiste che espongono possono concorrere sia ai numerosi premi messi in palio, sia allo speciale premio Estemporanea, che premierà l’opera più significativa tra quelle realizzate in diretta durante i 9 giorni di mostra.

Evento collaterale della manifestazione sarà la mostra di Giancarlo Cocchia (Livorno 1924-1987), in occasione del centenario della sua nascita. Curata da Michele Pierleoni, l’esposizione porterà a Villa Trossi 35 opere dell’artista che, parallelamente alla sua carriera pittorica, dal 1976 fino alla morte fu insegnante di pittura alla Fondazione Trossi Uberti.

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