Martina, 110 e lode in Medicina con una tesi sulla cooperazione internazionale
Le più sentite congratulazioni e auguri alla neo dottoressa Martina per il proseguimento della carriera sanitaria e alla madre, Paola Favuzzi, coordinatrice ostetrica dell’ospedale. Per arrivare alla stesura definitiva della tesi (oggetto dello studio una particolare forma di malattia renale cronica che si osserva soprattutto sulla costa pacifica dell'America Centrale e che colpisce soprattutto giovani uomini che lavorano nel settore agricolo) Martina ha partecipato ad alcune missioni in Nicaragua in qualità di volontaria dell'Associazione ITA-NICA insieme ai componenti del gruppo di lavoro
Si è laureata in Medicina all’Università di Pisa con 110 e lode Martina Cinelli con una tesi realizzata nell’ambito del progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo “NicarAgua, qualità dell’acqua e promozione della salute” che da anni vede impegnata il settore della Cooperazione Sanitaria Internazionale dell’Azienda USL Toscana nord ovest insieme ad altri partner. Alla tesi, dal titolo “Malattia renale cronica da causa sconosciuta: caratteristiche sociali, cliniche e ambientali di una popolazione nicaraguense affetta da Nefropatia Mesoamericana, studio caso-controllo” e che ha visto relatore il professor Vincenzo Panichi e correlatore il dottor Roberto Bigazzi, già direttore della Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Livorno è stata riconosciuta la dignità di stampa. Per arrivare alla stesura definitiva della tesi Martina Cinelli ha partecipato ad alcune missioni in Nicaragua in qualità di volontaria dell’Associazione ITA-NICA insieme ai componenti del gruppo di lavoro del progetto ovvero, oltre a Roberto Bigazzi, anche il presidente della Società Italiana di Nefrologia Stefano Bianchi, il referente per la cooperazione sanitaria internazionale Andrea Grillo, il presidente dell’Associazione ITA-NICA Mauro Rubichi, la coordinatrice di ITA-NICA in Nicaragua Francesca Orsi e la nefrologa Giulia Boni Brivio. Oggetto dello studio è stata una particolare forma di malattia renale cronica che si osserva soprattutto sulla costa pacifica dell’America Centrale e che pertanto assume la denominazione di Nefropatia Mesoamericana. Colpisce soprattutto giovani uomini che lavorano nel settore agricolo, non è correlata a ipertensione o diabete ed ha una progressione molto rapida per cui, in assenza di prevenzione, diagnosi precoce e trattamento, i pazienti entro pochi anni arrivano ad uno stadio in cui è necessaria la dialisi. È una delle prime cause di morte in diversi dipartimenti del Nicaragua, per cui approfondire le conoscenze sui fattori di rischio correlati alla malattia ha una notevole importanza per la salute della popolazione nicaraguense, in particolare per i ceti più poveri che vivono nelle comunità rurali. Dallo studio sono emerse alcune possibili cause come la contaminazione da metalli pesanti dell’acqua potabile. Le più sentite congratulazioni e auguri alla neo dottoressa Martina per il proseguimento della carriera sanitaria e alla madre, Paola Favuzzi, coordinatrice ostetrica dell’ospedale.
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