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Pielle, Farneti a tutto campo: “Cardani? Critiche ingenerose. Per noi non è in discussione”

Giovedì 30 Maggio 2024 — 17:49

Il presidente Francesco Farneti (a sinistra) con il nuovo socio Giuseppe Costa (foto ufficio stampa Pielle)

Il numero uno della società biancoblu a 360 gradi il giorno dopo la sconfitta di gara 5 contro Avellino che pone fine ai sogni di promozione della Caffè Toscano. "Cardani è l'allenatore del record di vittorie e del primato in campionato. Per noi non è in discussione. Quest'anno, bene ricordarlo, abbiamo compiuto un miracolo sportivo. Pensiamo da dove siamo partiti. Ci siamo dati tre anni per tornare in A e proseguiamo su questa strada. Chiarini? Dovremo parlare con lui e sentire anche lui cosa vorrà fare. Una promessa? Il prossimo anno avremo una sede societaria"

di Giacomo Niccolini

Non sono neanche passate 24 ore da quel tiro di Chiarini che non entra e da quella sirena che è entrata nella testa dei quattromila del PalaMacchia come una sveglia di un lunedì dopo un anno di ferie pagate. Un epilogo fin troppo amaro da mandar giù per tutto il popolo piellino e per tutta la Caffè Toscano Pielle Livorno. Neanche 24 ore dunque che il presidente Francesco Farneti ci mette la faccia e risponde al telefono della redazione di QuiLivorno.it per fare il punto su di un’annata inaspettata e, a parte il finale fin troppo ingeneroso e indigesto, sicuramente da incorniciare.
Presidente, partiamo dalla fine. C’è tanta amarezza?
“L’amarezza c’è, senza dubbio. E c’è soprattutto perché abbiamo fatto un cammino che è stato anche al di sopra di quelle che era la nostra dimensione di quest’anno. Quindi, inevitabilmente, alzando il livello delle aspettative la delusione è anche maggiore del dovuto. Cascando da più in alto del previsto, senza dubbio ti fai più male. Siamo andati oltre ogni previsione. Ma dobbiamo essere realisti e dobbiamo tornare a vedere la realtà qual è”.
Al di là di ogni aspettativa di inizio anno. Vero. Però, strada facendo, la voglia di conquistare questa serie A2 c’è stata e c’è stata anche forte e concreta. C’era l’impressione da parte di tutti di poterla raggiungere davvero…
“Assolutamente sì. Noi l’anno scorso ci eravamo dati come obiettivo tre anni, come massimo periodo, per tornare in serie A. Per lo meno di provarci, di provare a salire un piano in maniera seria e costruttiva, che non fosse solo un fuoco di paglia. Poi è successo che questo primo anno ci ha messo subito in gioco, ci ha dato subito la possibilità di poter realizzare questo obiettivo questa stagione. E quindi, ovviamente, cosa fai… non ci provi? Non ci credi? Certo che ci credi. Purtroppo ci sono anche gli avversari”.
E Avellino si è dimostrato avversario davvero quadrato e pronto a sostenere questa pressione dei playoff…
“Avellino è una squadra che da quanto ha cambiato allenatore e si è resettata e ha trovato la quadra è da metà del girone di ritorno che non perde partite, forse un paio… ma è una Signora squadra, a livello tecnico ma anche a livello mentale perché ha dei giocatori importanti nel roster che sanno gestire situazioni delicate come una semifinale di gara 5. E lo abbiamo toccato con mano”.
La scena forse più dolorosa, mercoledì sera, è stata vedere una parte dei tifosi attendere coach Cardani fuori dal Palazzo per criticarlo e contestarlo duramente dopo la sconfitta… Rabbia, delusione. Qual è il Suo commento al riguardo?
“La contestazione è stata senza dubbio ingenerosa ma è stata dettata dalla delusione del risultato a fronte delle aspettative che si erano create. Una delusione che ha coinvolto tutti. C’è da dire che comunque era una parte dei tifosi a contestarlo e non certamente la maggioranza. Quelli che sicuramente l’hanno sentita di più. Ricordiamoci però che Cardani è quello che ha portato la prima coppa nazionale a Livorno, è l’allenatore del record delle 16 vittorie consecutive e del primo posto in campionato, è quello che per due anni di fila ci ha portato ai playoff. Niente da dire”.
Qualcuno ha avuto da ridire anche sulle sue scelte tecniche di gara 5…
“Siamo un po’ tutti allenatori, no? Non siamo mai nella testa dell’allenatore. Se ha ritenuto di fare i cambi che ha fatto avrà avuto sicuramente le sue ragioni. Quasi mai che l’allenatore e i tifosi sentono e vedono la squadra alla stessa maniera. Lui ha sicuramente il polso dei suoi giocatori e se ha scelto così è perché sicuramente avrà avuto dei segnali per fare quelle scelte. Pagani? Vero che con lui si stava andando bene ma è anche vero che stava boccheggiando e aveva bisogno di prendere fiato dopo un tempo di fila in campo. Di una cosa sono certo: le scelte di Cardani sono sempre lucide e scientifiche”.
Guardiamo al futuro. Cardani rimarrà con la Pielle anche per il prossimo anno?
“Cardani ha il contratto con noi per questo anno più il prossimo anno ed eventuale rinnovo per il terzo. Non è in discussione la sua posizione. In tanti me lo hanno già chiesto. Anzi, la società lavorerà in maniera più determinata per metterlo in condizione di lavorare ancora meglio il prossimo anno. Per creare l’ambiente ancora più a dimensione sua”.
La società quindi va avanti verso la sua strada…
“Esatto. Adesso non dobbiamo dire si riparte… Adesso dobbiamo dire si continua con un lavoro che è stato fatto, continuiamo sui binari che abbiamo tracciato quest’anno. Un lavoro che è partito in maniera importante e costruttiva dalla scorsa estate. Ricordiamoci da dove siamo partiti”.
Ricordiamolo…
“Tanti non se ne rendono conto ma quest’anno è stato fatto un miracolo sportivo. Noi siamo partiti dallo scorso anno da una situazione molto difficile. Avevamo avuto un terremoto societario che ha portato all’addio di Unicusano e di altri partner importanti. La partenza non era certo banale. Noi siamo riuscire a dare a fatti e non più a parole una struttura solida alla società e siamo tra le pochissime società della serie B che possiamo dire con orgoglio che chiuderemo addirittura in attivo. E questo è frutto di un lavoro ben fatto e che ha trovato fiducia nei nuovi partner e del pubblico.
Un ricordo della chiusura della scorsa stagione?
“Beh uno chiaro in testa ce l’ho. L’anno scorso siamo ripartiti dalla sciarpata dopo Mestre. In quell’occasione perdemmo Unicusano. Qualcuno mi chiese: come fare ora che avete perso il main sponsor? Io risposi: no, il nostro primo sponsor sono i tifosi e noi ripartiremo proprio dall’affetto che ci stiamo dimostrando e dalla presenza del nostro pubblico. Per noi è importante che la gente sia vicina alla Pielle e che partecipi alla vita sportiva della domenica al palazzetto. Ieri, in gara 5, l’immagine che ho è di un palazzetto ancora più pieno di quello che c’era l’anno scorso della sciarpata con Mestre. La nostra vittoria è questa. Abbiamo fatto un grandissimo campionato”.
A proposito di futuro… c’è anche un Giuseppe Costa in più… che non è cosa da poco. Giusto?
“Esatto. Abbiamo il gruppo Costa in più. Ed è il primo che ha voglia di vivere lo sport in altre categorie. Lui ci darà una mano per poter affrontare al meglio anche il prossimo anno che noi stessi affronteremo con maggior determinazione. Non facciamo un passo indietro”.
Da un punto di vista della rosa giocatori?
“Tutti i giocatori hanno un contratto con scadenza a giugno. Adesso ci sarà da sedersi e valutare tutto. Sarà un lavoro che spetta più a Marco e a Gianluca Petronio che coinvolgerà chiaramente la società. Noi abbiamo sicuramente un’idea su che tipo di squadra ci debba rappresentare. Poi loro dovranno cercare di far si che questa squadra rappresenti al meglio i nostri tifosi e la Pielle”.
Farete di tutto per trattenere Chiarini?
“Dovremo sicuramente sentire Chiarini che intenzioni ha. Lui questo anno se lo era preso come banco di prova. Lo stesso giocatore chiese il contratto di un anno. È sicuramente un ragazzo ambizioso vedremo anche lui se avrà piacere o meno di restare. Dobbiamo ancora parlare con tutti Il campionato, d’altra parte, è terminato neanche da 24 ore. Difficile dare una risposta precisa e certa ora”.
Un’ultima cosa. Quest’anno se vogliamo individuare una pecca… è mancata una sede societaria dove la società potesse dare appuntamento ai suoi tifosi anche per l’acquisto dei biglietti per le partite. Ci penserete per il prossimo anno?
“Chiaramente abbiamo una sede legale che è presso lo studio legale dell’avvocato Galdieri dirigente della Pielle, dove abbiamo conserviamo tutte le carte, le pratiche e i documenti. Però certo manca la sede societaria. Un luogo dove poter dare appuntamento ai tifosi e dove riunire la parte amministrativa a quella logistica e operativa. Sarà senza dubbio una priorità. Era in fondo alla lista delle cose da fare quest’anno e sarà tra le prime da fare entro l’inizio della prossima stagione”.

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