Con il coltello sull’ambulanza minaccia i volontari
Francesco Cantini, direttore Svs: "Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi per come hanno gestito la cosa con professionalità e sangue freddo impedendo che la situazione degenerasse. Serve però un protocollo di intervento congiunto con le forze dell'ordine in modo da non arrivare mai soli sui luoghi teatro di determinati interventi delicati. Questo per la sicurezza l'uno dell'altro e per quella dei cittadini"
La chiamata al numero unico di emergenza è delle 3,30 circa nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 maggio. La zona di intervento per cui è chiamata ad intervenire un’ambulanza della Svs è quella di Borgo. Il motivo? Una rissa tra alcune persone come spesso, purtroppo, accade di notte in città. Una volta sul posto i volontari di via San Giovanni, giunti per primi sul luogo segnalato dal 112, hanno trovato una situazione moderatamente tranquilla. Alcuni giovani scossi che raccontavano di una rissa terminata poco prima. Ma in quel momento spuntano alcuni ragazzi che accerchiano ambulanza e i primi giovani che erano stati soccorsi. Scoppia di nuovo il parapiglia. Le forze dell’ordine ancora non sono sul posto e i ragazzi aggrediti trovano riparo all’interno dell’ambulanza. Ma non basta. Uno degli aggressori, che i volontari hanno descritto come giovane e di origini straniere, sale sul mezzo di soccorso aprendo il portellone e inizia a brandire colpi e fendenti con un coltello in mano. Ferisce due persone. I volontari schivano i colpi e riescono a cacciare, a fatica, fuori dall’abitacolo l’aggressore che lascia cadere il coltello all’interno dell’ambulanza. Il mezzo di soccorso a quel punto accende le sirene e parte per portarsi un una zona più tranquilla. Qui presta i primi soccorsi ai due ragazzi feriti dal coltello e poi corre verso il pronto soccorso coordinandosi con il 112. “È stato un miracolo che i nostri ragazzi non si siano feriti – commenta il direttore della Svs Francesco Cantini contattato da QuiLivorno.it – Voglio fare i complimenti di cuore ai nostri volontari per come hanno gestito la cosa, con sangue freddo e con grande professionalità e preparazione. Cosa che ha fatto sì che la situazione non degenerasse. Una cosa certo che auspichiamo e che si possa prima possibile arrivare ad un protocollo di intervento congiunto con le forze dell’ordine per determinati tipi di servizi e di alert che giungono al 112. Non è sicuro infatti che arrivati sul luogo di intervento, a seconda di determinati tipi di servizi che siamo chiamati a coprire, che non vi siano le forze dell’ordine sul posto. È necessario poter intervenire in maniera congiunta in modo tale da poter svolgere con professionalità quello per cui siamo chiamati ad operare a tutela e a salvaguardia l’uno dell’altro e dei cittadini coinvolti”.
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