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Progetto azzurro Junior Camp per 7 bambini Special Athletics

Sabato 11 Maggio 2024 — 11:02

Questo progetto rivolto ai bambini con disabilità intellettiva e non e ai bambini economicamente disagiati nella fascia di età dai 6 ai 17 anni, permette di poter praticare qualsiasi disciplina sportiva per la durata di 6 mesi, migliorando così in primis la salute fisica del bambino, ma soprattutto contribuisce al loro benessere emotivo e sociale

Presentazione di una iniziativa esclusiva per integrare la disabilità nello sport fin da piccoli, PROGETTO AZZURRO JUNIOR CAMP. Venerdì 3 maggio presso la Sala Teatro della Polisportiva La Rosa Livorno è stato presentato ufficialmente il PROGETTO AZZURRO JUNIOR CAMP, progetto realizzato con contributo di SPORT E SALUTE, con la promozione dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA, patrocinata dal COMITATO ITALIANO PARALIMPICO e dalla WORLD OLYMPIANS ASSOCIATION.
Questo progetto rivolto ai bambini con disabilità intellettiva e non e ai bambini economicamente disagiati nella fascia di età dai 6 ai 17 anni, permette di poter praticare qualsiasi disciplina sportiva per la durata di 6 mesi, migliorando così in primis la salute fisica del bambino, ma soprattutto contribuisce al loro benessere emotivo e sociale. Il mondo della disabilità purtroppo è ancora in parte escluso da questo potenziale di salute a causa spesso di pregiudizi, di non essere all’altezza di affrontare le difficoltà che si presentano, di non trovare strutture adatte e accoglienti per poter intraprendere una disciplina sportiva, molte sono le motivazioni per cui ad un bambino disabile non viene presentata l’aspettativa di praticare lo sport sia da parte della famiglia che da parte della società in genere. Questo progetto appunto serve per dimostrare che ciò può essere possibile abbattendo per prima cosa il muro della diversità, capendo certo che questi bambini sono diversamente abili, infatti da loro non si pretende una preparazione tecnica affinata, ma bisogna intendere che aiutati, sostenuti e seguiti da operatori, tecnici e volontari professionali, il loro potenziale per affrontare una disciplina sportiva esiste e che quindi è possibile il loro inserimento nelle società sportive, perché il loro futuro sarà di vivere nel mondo dei normodotati e che quindi è bene che l’ inserimento avvenga il prima possibile. Il mondo dello sport è davvero magnifico, difficile, coinvolgente, emozionante, interessante, ecco, un posticino per la disabilità ci può stare.
Sette piccoli atleti disabili sono stati gli attori protagonisti di questa serata, tre nuotatori, due pattinatrici, uno sciatore , una danzatrice, sono stati presentati insieme alla loro famiglia da operatori, volontari, dirigenti e tecnici che quotidianamente li seguono nell’ ambito dello sport.
Livorno, capitale di successi sportivi, oltre 600 medaglie olimpiche, mondiali e europee assolute, fortunatamente ha molti impianti sportivi dove si praticano tutte le discipline sotto la direzione del CONI e dei vari enti di promozione sportiva, sta a queste entità accogliere di qui in avanti tutti i bambini con disabilità e aiutarli a praticare la disciplina sportiva, sta agli atleti normodotati accogliere questi bambini nei loro corsi imparando a conoscere la diversità e arricchendo il loro sapere, la loro cultura, le loro abitudini.
Ma adesso passiamo ai veri protagonisti che hanno dato vita alla serata di venerdì:
GINEVRA MARIA FORTUNA, pattinatrice presso la Polisportiva La Rosa Livorno, da 3 anni e mezzo pratica questa disciplina, migliorando l’inserimento con le bambine che annualmente cambiano, perché pattinano in corsi di avviamento sportivo e quindi si è fatta un sacco di amiche, ha partecipato a competizioni provinciali, interprovinciali e regionali, speriamo quest’ anno di partecipare anche alla fase nazionale. La cosa che piace a Ginevra è stare sui pattini e prendere velocità e girare per la pista, sicuramente l’ emozione di spostarsi con un attrezzo sotto i piedi ha un importanza maggiore rispetto a saperci eseguire le difficoltà, probabilmente il senso di libertà supera l’aspettativa tecnica.
La sua amica da due anni, nel corso di pattinaggio è ARIANNA BALLERI che ha migliorato di molto il suo livello tecnico e anche lei ha già fatto un percorso di gare per principianti ma a tutti i livelli, anche per lei attendiamo la partecipazione alla fase nazionale. Ad Arianna piace interpretare le canzoni che sente durante la prova di tutte le sue amiche del gruppo e spesso chiede di inserire qualche brano nuovo che lei improvvisa ma seguendo accorgimenti opportuni legati al brano musicale sottolineando la sua capacità espressività e interpretativa.
Passiamo al nuoto dove tre sono gli atleti che si buttano nelle vasche e si dilettano a nuotare, ad immergersi e a fare tuffi, l’ acqua e lo stare in acqua è comunque un toccasana per qualsiasi essere umano, figurarsi che emozione può dare a chi scopre una dimensione diversa e riesce a viverla come un esperienza unica, sapere galleggiare , muoversi in acqua, riscoprire  l’ambiente che ci ha generato. Tra questi atleti abbiamo MARCO VOLPI, ADRIANO JESUS JARA CONDORI, colleghi di vasca e ANNALISA RIOLA. Tre atleti disabili che hanno la fortuna di poter nuotare ed essere seguiti da associazioni come IL CENTRO SAN SIMONE” gli Amici di tutti” ONLUS, SPORTLANDIA, e STRABILIANTI  che da anni sono i pionieri di progetti sulla disabilità e non solo, sempre alla ricerca di educare e migliorare situazioni disagiate soprattutto in zone della nostra città più precarie e povere. Un applauso a tutta questa umanità che da anni prova a farsi spazio tra gli ostacoli della vita quotidiana.
Un atleta di atletica leggera e sci EDOARDO PRATESI, seguito in alta montagna da istruttori altamente qualificati e preparati per la disabilità, riesce a scendere su tutte le piste che gli vengono presentate, rosse, blu e nere, imparando ad essere sicuro in una disciplina che ci regala anche un bel panorama probabilmente rendendo più avventuroso l’ approccio della vita in montagna.
Per ultima una piccolina di soli 7 anni che pratica Danza Sportiva MIRIAM GENTILLI appassionata dei ritmi di danza riesce a seguire corsi base propedeutici di danza per bambini ed eseguire balletti di ogni genere musicale. Sicuramente lasciarsi liberi a seguire il ritmo di una canzone o di una melodia permette di fare uscire l’emotività e la personalità che anche un disabile prova. La bambina pratica questa disciplina presso la BIG DANCE SCHOOL a San Piero in Palazzi, e sarà sicuramente da esempio per altri bambini e famiglie anche per la provincia.
A seguire e promuovere questo progetto per la nostra provincia che ha la sede nella sezione dell’Associazione nazionale  degli atleti olimpici e azzurri d’ Italia e ha  come presidente da nottetempo RODOLFO GRAZIANI, è stata la Pluricampionessa Mondiale di pattinaggio artistico a rotelle LETIZIA TINGHI , vice presidente vicario nazionale dell’ associazione promotrice ANAOAI, una voce forte e sentita con la quale spera che il progetto della disabilità possa essere una normalità all’ interno della società sportiva, che molti più bambini possono trovare nello sport un ambiente che gli accolga, che gli aiuti a vivere in questo mondo pieno di normodotati e che gli accompagni ad una crescita sportiva e sociale facendo si che un domani possano realizzare quei sogni che tutti i bambini fanno.
Al termine della manifestazione a tutti questi bambini è stato dedicato l’inno degli Azzurri scritto e diretto Dall’Azzurro Medaglia di Bronzo Olimpica e Direttore d’ Orchestra Lorenzo Porzio.

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