Sequestrata una gabbia venatoria
Il manufatto (38 x 39 cm), realizzato con due aperture laterali dotate di chiusura a scatto azionata dall’ingresso dell’animale, è uno strumento di caccia vietato dalla legge trattandosi, si legge in un comunicato stampa, di una trappola indiscriminata per la fauna selvatica
I carabinieri del NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Agroalimentare del Nucleo CITES di Livorno) hanno individuato in zona Parrana San Martino una gabbia di metallo verosimilmente realizzata artigianalmente per l’esercizio della caccia. Come si legge in un comunicato stampa, il manufatto sequestrato (38 x 39 cm), realizzato con due aperture laterali dotate di chiusura a scatto azionata dall’ingresso dell’animale, è uno strumento di caccia vietato dalla legge, trattandosi di una trappola indiscriminata per la fauna selvatica. Inoltre, non avrebbe dovuto trovarsi in quell’ambiente poiché in questo periodo è ancora in vigore il divieto generale di caccia secondo la normativa venatoria.
I militari hanno quindi proceduto al sequestro della gabbia e informato la Procura della Repubblica di Livorno per i reati di esercizio di caccia in periodo di divieto generale e di esercizio di caccia con mezzi non consentiti. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri forestali.
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