Eugenio Sournia, dai Siberia alla carriera da solista: “Mi innamorai della musica grazie ai Pink Floyd”

“Il mio amore per la musica non è mai stato legato al giudizio degli altri, nessuna avversità lo potrà mai spegnere”. È questa una delle frasi che più colpiscono di Eugenio Sournia, il musicista livornese classe 1991, ex appartenente al gruppo indie pop Siberia, oggi ormai avviato ad una carriera da solista e reduce da un’esibizione negli spazi del The Cage. “Tre miei ex compagni di gruppo – racconta – hanno suonato con me in quest’ultimo concerto a Livorno, una cosa che mi ha fatto immensamente piacere perché nel tempo abbiamo condiviso davvero tantissimo insieme. Poi, è nata in me l’esigenza di uscire completamente fuori dalle logiche del mercato musicale e l’ho voluto fare assumendomi da solo la responsabilità, senza prendere decisioni per gli altri”. La sua è una storia che inizia da piccolo, con un aneddoto curioso. “Da bambino venni instradato al pianoforte, ma onestamente mi faceva fatica studiarlo – ride ndr – Una volta successe che rimasi in casa con mio padre, ex chitarrista, perché avevo la febbre, lui mise su un disco dei Pink Floyd e me ne innamorai. Da lì non sono più tornato indietro”. E, come in ogni carriera che si rispetti, non sono mancati i momenti di difficoltà. “Nel 2015 con i Siberia abbiamo partecipato a Sanremo giovani e siamo stati eliminati proprio all’ultimo step. Un fatto brutto e bello allo stesso momento, che mi ha fatto capire quanto la musica conti per me. Niente e nessuno potrà mai spezzare questo legame, anzi dopo quell’evento mi è venuta ancora più voglia di dedicarmici”. Il futuro potrebbe riservare un mix tra la esperienze musicale e altri lavori, sicuramente però, mai senza le prime. “In Italia vivere facendo il musicista di classe media è praticamente impossibile, ecco perché tendo comunque a cercare sempre anche qualcos’altro da fare, e anche perché avere troppo tempo libero a volte può essere controproducente. Adesso sono in giro con il mio ultimo Ep “Dignità” tra Milano, Viareggio e Vincenza, ma spero di riuscire a organizzare presto altri concerti magari nei principali capoluoghi. E poi, senza dubbio, voglio fare ciò che più amo. Scrivere subito un altro disco”.