A Palazzo Granducale la mostra sull’ esodo Giuliano-Dalmata a Livorno
“L’esodo Giuliano-Dalmata a Livorno nelle carte dell’archivio storico della Provincia” è il titolo della mostra documentale realizzata dalla Provincia in occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo
“L’esodo Giuliano-Dalmata a Livorno nelle carte dell’archivio storico della Provincia” è il titolo della mostra documentale realizzata dalla Provincia in occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo.
All’indomani del trattato di Parigi, subito dopo la fine della II Guerra Mondiale, la Repubblica italiana perde gran parte della Venezia Giulia e l’ultimo lembo della Dalmazia. Ha inizio così l’esodo giuliano-dalmata, un evento storico che si protrasse dal 1947 per tutto il decennio successivo e che vide l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia.
L’esposizione, aperta oggi a Palazzo Granducale, propone alcuni documenti conservati nell’archivio storico dell’Ente, relativi alle problematiche collegate all’esodo di uomini, donne, bambini e bambine giuliani e dalmati nel nostro territorio, come l’accoglienza, il lavoro, la concessione di sussidi e contributi.
Mentre il Governo, tra mille difficoltà e penuria di risorse, metteva in piedi un programma di assistenza che comprendeva sussidi, collegi per minori, riserve di posti nella pubblica amministrazione ed un ampio piano di edilizia popolare, in tutto il Paese partivano gare di solidarietà promosse da enti locali e soggetti privati ed un gran numero di esuli venne convogliato nei centri di raccolta disseminati in tutto il Paese.
La Provincia di Livorno manifestò la propria solidarietà verso i profughi disponendo l’assunzione di 10 esuli, come documentato in un articolo del Tirreno del febbraio 1947, esposto alla mostra insieme al carteggio tra il Comitato Giuliano Dalmata di Livorno, che chiede un aiuto per la Giornata del Bambino Profugo Giuliano e Dalmata e la risposta dell’Amministrazione Provinciale, che accoglie la richiesta offrendo un contributo di 5.000 lire.
Questi e altri documenti saranno esposti in Provincia dal 9 al 16 febbraio, nell’orario di apertura al pubblico degli uffici: dal lunedì al venerdì 9.00-13.00; il martedì e giovedì anche 15.00-17.00.
Il Giorno del Ricordo è stato istituito nel 2004 dal Parlamento italiano “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
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