Guarducci: “Ecco perché ho invitato Pasquale Lamberti al Goldoni per i 20 anni dalla riapertura”

Quando martedì mattina ho letto l’intervento di Pasquale Lamberti sul mancato invito alla serata del ventennale della riapertura del Teatro Goldoni ho subito pensato ad una disattenzione del cerimoniale che poteva essere facilmente sanata. Mercoledì, invece, ho appreso con stupore che non c’era stata alcuna “riparazione”: la famiglia del sindaco Gianfranco Lamberti – l’uomo che con grande coraggio dedicò il suo impegno per la riapertura del nostro teatro-gioiello, inaugurandolo il 24 gennaio 2004 alla presenza del presidente Carlo Azeglio – non era stata coinvolta dall’attuale amministrazione comunale in questo evento. Allora non ci ho pensato due volte: ho chiesto a mia moglie di rinunciare a Cavalleria Rusticana, e lei da donna eccezionale qual è ha subito compreso e accettato, ed ho chiamato la famiglia Lamberti per capire se avevano piacere di entrare al Goldoni con uno dei miei biglietti: la moglie di Gianfranco, la signora Paola, in questo periodo è a Salerno e allora ho invitato il figlio di Pasquale che ha accettato commosso. Tutto qui: non mi sembrava giusto che alla serata dei vent’anni della riapertura del Goldoni non fosse presente almeno un familiare dell’artefice di questo “sogno” realizzato. In questo modo, Pasquale Lamberti ha potuto riabbracciare in sala Marco Bertini e Pippo Di Pietrantonio e ricordare insieme Gianfranco. La storia della nostra città merita rispetto e, a maggior ragione, la merita chi ha contribuito a scriverla.

Alessandro Guarducci, candidato a sindaco per la lista “Livorno Torna Grande”