Us Livorno 1915, Fossati si presenta: “Sono nato pronto, contro il Grosseto servirà coraggio. Mercato? La squadra è già attrezzata”
In foto, gentilmente concessa dall'Ufficio Stampa dell'Us Livorno 1915, il nuovo allenatore amaranto
Il neo tecnico amaranto, 51 anni, nella prima parte di questa stagione sulla panchina dell'Albenga, ha vinto un campionato di Serie D nella stagione 2017/18 con l'Albissola. Esciua: "Abbiamo scelto la persona giusta. Pinzani e Favarin? Sono stato troppo ottimista, dovevo cambiare prima"
Quando tutto sembra apparecchiato per l’arrivo di Jorge Vargas sulla panchina amaranto, ecco il colpo di scena. E’ Fabio Fossati il nuovo allenatore dell’Us Livorno 1915 targato Joel Esciua, il quale dopo vari incontri andati in scena in settimana ha optato per il tecnico protagonista nella prima parte di stagione con l’Albenga, compagine ligure del girone A di Serie D. Dimessosi al termine del girone d’andata con la squadra al terzo posto in classifica, dopo 10 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte in 19 partite, in carriera vanta un campionato di Serie D vinto nella stagione 2017/18 con l’Albissola, guidata successivamente in Serie C, oltre alle esperienze a Vado, Sassari Latte Dolce, Sestri Levante e Derthona, sempre in Serie D.
In vista dell’imminente big match di domenica prossima in casa del Grosseto, Fossati ha diretto il primo allenamento da tecnico dell’Unione Sportiva Livorno 1915 nel pomeriggio di oggi, venerdì 12 gennaio, allo stadio Armando Picchi ed è stato immediatamente presentato alla stampa durante una conferenza che ha visto la partecipazione anche del presidente Joel Esciua, il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano, il direttore generale Vittorio Mosseri e il direttore tecnico Alessandro Doga.
“Questa è stata una settimana piuttosto travagliata – esordisce Esciua – e mi assumo le responsabilità dei miei errori, probabilmente ho aspettato troppo nel prendere alcune scelte, come quella di sollevare dall’incarico il direttore Pinzani, il mister Favarin e il loro staff. Sono stato troppo ottimista sulla possibilità di poter raddrizzare la situazione con il vecchio team, ma purtroppo sono errori che possono capitare quando qualcuno è alle prime armi nel mondo del calcio come me. Devo dire che non mi sarei mai potuto aspettare quello che poi è successo domenica, tra l’infortunio di Cesarini, la prestazione deludente e il brutto risultato maturato al Picchi. Però, d’altro canto, devo anche ammettere che già da un po’ di tempo avevo intuito che qualcosa non andasse per il verso giusto e in quel caso avrei dovuto cambiare già prima della sosta. A Pinzani non rimprovero le scelte ma forse è mancata un po’ di profondità in certe situazioni, riguardo a Favarin invece ho sempre mantenuto un ottimo rapporto”. Il patron si concentra poi sul nuovo tecnico amaranto: “La scelta del nuovo allenatore è stata molto ponderata, abbiamo parlato con cinque papabili candidati in questi giorni ed abbiamo scelto per Fossati perché ci è sembrato più pronto per l’incarico. Fabio è un tecnico molto preparato, che conosce la categoria e che ha sempre fatto bene sia da inizio campionato sia quando è subentrato e questo è stato un fattore importante al momento della scelta. Sono sicuro di aver preso la decisione migliore. Fin qui c’è stato qualche errore di comunicazione, è mancata un po’ di empatia e sono sicuro che Fabio riuscirà a colmare tali lacune. Mi ha convinto del tutto quando mi ha detto “io sono nato pronto”. Vargas? Lo abbiamo contattato ma non ci ha trasmesso la stessa sicurezza di Fossati”.
La parola passa poi al nuovo arrivato: “Sono molto contento di essere arrivato in una piazza del genere e ringrazio il presidente per l’opportunità concessa. Oggi ho conosciuto una squadra attrezzata, con dei valori e che sin da subito mi ha trasmesso delle bellissime sensazioni. Con la dirigenza ci siamo confrontati su tanti aspetti e condividiamo le stesse aspettative. C’è veramente tutto per fare bene. Siamo attesi da una partita di alto livello, molto importante e cercheremo di fare del nostro meglio, con attenzione, sacrificio e voglia di riscattarci. Chiaro che il tempo a disposizione per entrare nel merito delle questioni tattiche non c’è stato, ma sono sicuro che il match di Grosseto ci darà molte indicazioni sul percorso da seguire. Domani capiremo chi potrà far parte della gara, perché, come sapete, dobbiamo far fronte a qualche defezione tra infortuni e squalifiche, ma ritengo che la rosa sia sufficientemente ampia per poter superare queste difficoltà. Mercato? Prima di tutto voglio conoscere bene i giocatori che ho a disposizione, poi eventualmente faremo un ulteriore confronto con la società, ma prima voglio valutare il materiale, per me già ottimo, che ho tra le mani. Modulo prediletto? Non sono un allenatore che si fissa su un solo sistema di gioco, negli ultimi anni ho variato parecchio, sia a tre che a quattro dietro. Penso che in primis sia più importante mettere i giocatori nelle condizioni giuste. Questa è una piazza che ha bisogno di essere orgogliosa della squadra che rappresenta e faremo di tutto affinché ciò avvenga. Questione under? Credo che alla lunga le gerarchie saranno chiare, ad esempio in porta c’è Biagini che parte lievemente avanti ma posso contare su alternative di livello e questa è senz’altro una risorsa in più”.
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