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Sorpreso a rubare rame alla sottostazione elettrica, arrestato

Venerdì 1 Dicembre 2023 — 19:06

La sottostazione elettrica in via Giacomelli accanto al cavalcavia della stazione

Dopo essersi disfatto della refurtiva, per un valore di circa 2000 euro, ha tentato la fuga attraversando i binari: arrestato dalla polfer. Il giorno prima dell’udienza, trovato in bicicletta, è stato denunciato per il reato di evasione

Nella serata di martedì 28 novembre gli uomini della Polizia Ferroviaria, nell’ambito specifici servizi di vigilanza e controllo programmati all’interno della stazione, hanno tratto in arresto un 42enne albanese, residente a Livorno, per furto aggravato di materiale ferroso. Durante la vigilanza della stazione e dei locali tecnici pertinenti, i poliziotti della Polfer a seguito di una segnalazione d’allarme furto hanno effettuato una verifica nella sottostazione elettrica dove è contenuto, tra l’altro, rame per utilizzo ferroviario. Nei pressi della cabina è stato individuato un uomo che, dopo essersi disfatto di una cospicua quantità di rame per un valore di circa 2000 euro asportato dal locale tecnico della stazione, ha tentato poi inutilmente la fuga attraversando i binari. Raggiunto dai poliziotti è stato arrestato per furto aggravato e posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima prevista per il 30 novembre. Il giorno prima dell’udienza, a seguito di un controllo, non è stato rintracciato al domicilio e solo a fronte di ricerche in città è stato trovato in sella alla propria bicicletta ed è stato quindi denunciato per il reato di evasione. L’uomo è stato quindi ccondotto nelle camere di sicurezza della questura in attesa della prevista udienza per direttissima, nel corso della quale, dopo la convalida dell’arresto, è stata disposta a suo carico la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Livorno in attesa del processo. Va precisato che il procedimento penale non è ancora definito e, pertanto, le contestazioni dovranno essere ulteriormente verificate nell’eventuale giudizio. Solo una sentenza definitiva di condanna potrà far ritenere colpevole  l’indagato.

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