Domenica 3 dicembre a Villa Fabbricotti visita guidata alla mostra dei Tarocchi Livornesi e conferenza sul tema
Un appuntamento di divertimento, cultura, arte e folklore da non perdere, per immaginare la città secondo un altro punto di vista. Domenica 3 dicembre alle ore 16. Ingresso gratuito
Domenica 3 dicembre alle ore 16.00 apertura straordinaria di Villa Fabbricotti con visita guidata alla mostra dei Tarocchi Livornesi e conferenza sul tema. Dopo gli antichi Tarocchi bolognesi, fiorentini, ferraresi, milanesi e i cosiddetti marsigliesi, ecco anche i Tarocchi Livornesi, un omaggio all’anima labronica e ai simboli della sua mitologia. La mostra, organizzata dal Comune di Livorno e dalla Cooperativa Itinera al primo piano della Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi nasce dalla collaborazione di Giovanni Pelosini, ideatore e sceneggiatore del mazzo e Tommaso Eppesteingher, il geniale autore di disegni, vignette e fumetti largamente conosciuto sul territorio per il suo straordinario tratto, nota firma di testate locali umoristiche e non.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per scoprire e approfondire la conoscenza del mondo di queste magiche carte. La conferenza sulla storia, la filosofia e l’arte dei Tarocchi, presieduta da Giovanni Pelosini, esperto della materia e autore di pubblicazioni tradotte in varie lingue, si svolgerà nella sala conferenza della biblioteca. All’incontro interverrà anche Riccardo Stivè che eseguirà alla chitarra intermezzi musicali di canzoni livornesi tradizionali. I mazzi di Tarocchi sono immagini simboliche di antichi significati che rispecchiano il pensiero ermetico e umanistico rinascimentale. Storicamente risalgono tutti a originali tardomedievali creati nell’Italia settentrionale.
Usato per giocare o destinato ad un uso cartomantico questo originale mazzo conta 78 carte, 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori, divise in quattro semi: Remi, Ponci, Gabbiani e Torte. Un pezzo da collezionare e ammirare, composto da immagini immediate attraverso cui ricordare e riscoprire la storia della città: I 4 Mori, La Pillaccherona, ‘r Cacciucco, Puccio Sterza, Gigi Balla, Calafuria, La Venezia, ‘r Pottaione, I Risiatóri, Lo Sfavato, La Zoppa di Montinero, La Libecciata, La Ciùa der Palandri, Lo Struggibùo, L’Uccello Padulo, Le Teste di Modì, La Ribotta, ‘r Cinque e Cinque e tanti altri miti della cultura livornese. Un appuntamento di divertimento, cultura, arte e folklore da non perdere, per immaginare la città secondo un altro punto di vista. Un immaginifico viaggio nel tempo che i più anziani possono percorrere con nostalgia e i più giovani con la curiosità di riscoprire le proprie radici. Tra gli ospiti anche alcuni personaggi del Sodalizio Mvschiato.
Per informazioni: Biblioteca Labronica F.D. Guerrazzi ([email protected] – 0586824511)
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