Libertas-Desio, le pagelle. Il solito buon Fratto, Fantoni tiene botta. A.A.A. Lucarelli cercasi
Nel delirio di un naufragio amaranto si salva il solito Fratto, uno dei pochi che ci crede fino alla fine, e il buon Fantoni che là sotto non si risparmia. Williams? Qualcosa si muove ma siamo ancora lontani dal ruggito del Leone olandese. Lucarelli è un guerriero di carta igienica
La Libertas perde in casa la prima di campionato contro una Desio che ha condotto il match sin dal primo minuto e ha meritato di vincere la gara senza se e senza ma. Gli amaranto toccano anche il massimo svantaggio di meno 20 (46-66) in una partita senza capo né coda dove soltanto alla fine, negli scampoli di una partita compromessa, si prova a fare il miracolo ma… lassù Qualcuno, stavolta, non ci sente. Clicca qui per il tabellino finale.
Le pagelle
Saccaggi 6 – La sufficienza è di incoraggiamento. Si rivede a tratti il vecchio “Sacca-Bomb” della passata stagione, che tanto ha fatto sognare gli Sbandati, con tre triple che riaccendono la speranza in momenti clou. Rispetto alla gara casalinga contro Cassino è tutta un’altra musica anche se il vero concerto deve, oggettivamente, ancora iniziare. SA-SA-SA PROVA SA
Fratto 7 – I suoi 18 punti in una serata collettiva da dimenticare la dicono lunga sulla sua voglia di esserci e di cambiare volto al match. Segna con il 70% da 2 ed è uno dei pochi che ci crede. Davvero. L’ultimo a mollare. E quando si spengo le luci lui accende la lanterna e come Diogene esce dalla botte e cerca il miglior se stesso. E lo trova. BELIEVER
Williams 5,5 – Il Leone olandese è ancora claudicante nella savana del PalaMacchia. Le decine di maglie arancio con l’effige del Lion King sul petto sugli spalti sono, al momento, l’emblema di una speranza libertassina che si sta scontrando contro la dura legge del parquet. Qualcosa però si muove. Dalla sua visione nascono 10 assist. Ma può e deve are di più in chiave di minutaggio, gioco e perché no, percentuali al tiro. Da uno come lui ci si attende la differenza. Che al momento, non c’è. IN ATTESA DEL RUGGITO
Ricci 5 – Lascia la squadra anzitempo per un espulsione diretta nel momento in cui la barca Libertas è in balia dei tecnici e della confusione mentale più totale. Anche Amos cede al canto delle sirene avversarie scordandosi di farsi legare come come Odisseo davanti alle bellissime creature. E così si abbandona al delirio di un match nato storto e mai addrizzato. ULISSE
Fantoni 6,5- Ma che botte che dà, ma che botte che prende. Questo “giovinotto” classe ’85 non si vergogna a sportellare là sotto le plance e passa il tempo a tirar giù rimbalzi (15 in totale) non disdegnando di metterne a segno 14. In una notte dove i giocatori della Libertas sembrano tanti puffi blu nel fantastico mondo delle pufbacche lui è il Gargamella pronto a sorprendere tutti con l’esperienza. CHE E’ MEGLIO (cit)!
Tozzi 5,5 – Parte bene, ci crede. Finché l’orizzonte è a vista prova a seguirlo. Poi si spegne come tutto il resto della ciurma. Come cera fredda che bagna la fiamma anche lui si affloscia su se stesso e osserva inerme il Nulla inghiottire Fantasia. ATREIU
Lucarelli 4,5 – È lui il grande assente di giornata. L’eroe di Cassino stavolta è un guerriero di carta igienica che sogna cavalli e si gira, come cantava Umberto Tozzi. Ma non fa girare la retina. Trenta minuti di campo con 0/3 da 2, 0/5 da 3. Chi si aspettava che indossasse il mantello e portasse via la bella Libertas in salvo dal ponte che crollava sotto i colpi di Desio stavolta ha sbagliato canale. Superman lo hanno dato il 1° ottobre. MEDIOMAN.
Bargnesi 5,5 – Poca acqua al mulino amaranto. Tanti gli errori dalla lunga. In 22 minuti regala ai tifosi una partita opaca dove il suo nome non sarà di certo scolpito negli annali. Del resto, come il resto della ciurma. PARTE DELLA CIURMA PARTE DELLA NAVE
Allinei 5,5- Il giovanissimo Allinei parte con il piede giusto. L’atteggiamento c’è. La faccia tosta nì. A corrente alternata. Anche lui però è messo sotto dalla macchina schiacciasassi del fallotecnificio della coppia arbitrale che in quaranta minuti ne fischia ben 8 (!). In nove minuti però, c’è da dire, che fa vedere come ci siano i margini per migliorare. Ha 19 anni. Le ruote sono sulla strada buona. Adesso c’è solo da non sbagliare rotta. IT’S LONG, LONG WAY TO TIPPERARY
Coach Andreazza 5 – Due espulsioni in tre giornate. La strada del record è ancora lunga ma i presupposti per raggiungerlo ci sono tutti. Per la seconda volta davanti al suo pubblico finisce a guardare la partita dal sottoscala. Si ha l’impressione che spesso gli sfugga il gomitolo di mano. E a giocarci sono i gatti di Desio. CI VUOLE CALMA E SANGUE FREDDO
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