“La salute prima di tutto”, via alla campagna regionale Pd
A Livorno raccolta firme sabato 14 ottobre dalle 9 alle 12 in via Del Cardinale e dalle 16 alle 19 in via Grande angolo via Della Madonna. Il segretario Mirabelli: "Prima del governo Meloni le risorse investite erano del 7% del Pil totale. Adesso ci stiamo avviando verso un 6%"
“La salute prima di tutto” è il titolo della campagna di stampo regionale promossa dal Partito Democratico. Obiettivo, chiedere a governo e parlamento di invertire la rotta relativamente ai tagli effettuati nell’ambito della sanità. A Livorno la raccolta firme prenderà il via sabato 14 ottobre dalle 9 alle 12 in via Del Cardinale e dalle 16 alle 19 in via Grande, angolo via Della Madonna. “Prima del governo Meloni – spiega il segretario comunale Pd Federico Mirabelli – le risorse investite erano del 7% del Pil totale. Adesso ci stiamo avviando verso un 6%. Una riduzione che intacca i servizi dedicati alla comunità e non consente un accesso garantito alla sanità pubblica”. Queste le richieste nello specifico: riportare la quota di finanziamento almeno al 7% del Pil, introdurre una norma che impedisca al fondo sanitario nazionale di scendere sotto il 7,5 % del Pil, interrompere il taglio del 30% degli interventi previsti dal Pnrr, stanziare risorse per il personale pubblico, fermare il progetto di autonomia differenziata, eliminare il tetto alle assunzioni del personale, mettere in campo un intervento straordinario per sostenere i pronto soccorso, agevolare il personale che opera nelle aree interne e montane, innovare i percorsi formativi, rafforzare i servizi dedicati alla salute mentale, alla non autosufficienza e ai caregiver. “La Toscana – aggiunge il responsabile territoriale della sanità per il Pd Piero Tomei – è la prima delle regioni a garantire il più alto dei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Questo significa che risentirà più di tutti di questi tagli. In questo modo il governo dichiara guerra alla tutela delle persone e non garantisce un diritto fondamentale: quello della salute pubblica. Mi preme sottolineare che in Consiglio comunale purtroppo, non abbiamo trovato appoggio da nessun altro partito”. “Per fornire qualche dato – conclude il responsabile comunale della sanità per il Pd Enrico Bianchi – in Germania troviamo un valore del 9,9%, in Francia del 9,3% e in Gran Bretagna dell’8%, mentre noi stiamo discutendo di un misero 6%. Una scelta che non possiamo accettare”.
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