Uovo alla Pop a Villa Mimbelli con “I muri di gomma – Quando l’arte fa male”
Uovo alla Pop presenta, con la collaborazione dello psicoanalista Pier Giorgio Curti, un evento-conferenza aperto al pubblico dal titolo I muri di gomma – Quando l’arte fa male
Uovo alla Pop presenta, con la collaborazione dello psicoanalista Pier Giorgio Curti, un evento-conferenza aperto al pubblico dal titolo I muri di gomma – Quando l’arte fa male.
L’idea che sta alla base è quella di indicare come l’arte possa raccontare il dolore rispecchiandolo,
paradossalmente in chi la guarda.
Verrà realizzato un ciclo di conferenze il giorno 22 settembre nella sala degli Specchi di Villa Mimbelli, all’interno del quale si passa dall’arte di strada che nasce dal processo di emarginazione, dove il muro rappresenta l’espropriazione all’arte colta dove il muro racconta sempre l’altro da sé.
Il muro street è il cosiddetto muro illegale, un’espropriazione, una violazione della proprietà privata e se un disegno ben fatto può attirare estimatori e fotografi, il graffito classico, la tag, la scritta politica o amorosa, nella maggior parte dei casi viene percepita come atto di vandalismo. In questo senso l’arte di strada può essere considerata come aggressiva e violenta proprio per questa percezione di abuso di un muro che appartiene ad un privato o alla città.
Eppure la street art trova sempre più estimatori, ma restando nella sua accezione di arte di strada una violazione della legge può portare con sé dolore, sia per l’artista che se “beccato” viene multato sia per il cittadino che non ha voglia di vedere il “proprio” muro scarabocchiato.
Il graffito inteso come graffio, ferita, cicatrice del muro, proprio come quel muro graffiato da Oreste Nannetti nel manicomio di Volterra, segni incisi con la fibbia dei pantaloni nell’ora d’aria. Un muro intriso di scritte, disegni, un graffito che occupava in origine 180 x 2 metri, un messaggio inciso con pazienza, dedizione, in un silenzio che brulicava di parole ed emozioni, un muro testimonianza del suo dolore che diventa nostro e che trasla naturalmente in stupore per l’unicità del lascito all’arte outsider. Nell’arte colta (Tapies o Burri) il muro racconta l’altro da sé
Il dibattito prevede:
– 4 conferenze a cura di Pier Giorgio Curti, Massimo Carboni, Antonella Sciarra e
Jacopo Suggi
– organizzazione conferenza dalle 16.30 alle 19.00 :
– L’ARTE E’ ANCORA PERICOLOSA? Lectio di Massimo Carboni
– Disgustarti. Lectio dello psicoanalista Pier Giorgio Curti
– La retorica del muro grigio: decorativismo, sfruttamento e consenso nell’arte urbana a cura di Antonella Sciarra
-Livorno, futuro e presente dell’arte a cura di Jacopo Suggi
Finalità – La finalità del micro-festival è legata alla riflessione e al dibattito sul tema dell’arte contemporanea attraverso conferenze, dibattiti e interventi musicali allo scopo di creare momenti di riflessione e socializzazione cercando di coinvolgere un pubblico eterogeneo, dall’appassionato di arte, ai residenti della zona, ai giovani e uscire dai confini della città attraverso la partecipazione di relatori a livello nazionale.
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