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In carcere con l’accusa di omicidio premeditato la madre del bimbo di due anni e mezzo

Venerdì 1 Settembre 2023 — 14:44

Il comunicato della questura sulla vicenda: la donna, rintracciata nella mattinata del 1 settembre dalla squadra mobile, è stata arrestata e portata in carcere. Il Gip ha ravvisato, oltre al pericolo (concreto ed elevato) di fuga, anche il rischio di reiterazione dei reati. L'ipotesi degli investigatori, si legge nel comunicato, è che il decesso del bambino sia attribuibile a un'azione volontaria, probabilmente la caduta dall'alto all'interno di un condominio. E' doveroso precisare che si è ancora in fase di indagine e vige la presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva

Alla luce delle risultanze delle indagini svolte dalla Squadra Mobile livornese coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica, si legge in un comunicato stampa del 1 settembre, il Gip del Tribunale li Livorno ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere per la madre, originaria del Centro America classe 1985, gravemente indiziata di omicidio premeditato del piccolo di due anni mezzo deceduto nella notte tra il 16 e il 17 agosto scorso a causa dei politraumatismi riportati in varie parti del corpo. Come prosegue la nota stampa, la versione dei fatti fornita dalla donna – per cui il bambino si sarebbe sentito male nella notte dopo che nel pomeriggio precedente era caduto due volte da uno scivolo in un parco giochi – è stata giudicata priva di alcuna base logica contrastante con i dati emersi dalle indagini. Determinanti, a tal riguardo, le risultanze degli esami medico legali che hanno evidenziato gravissime lesioni riportate dal bimbo, che gli avrebbero impedito di muoversi autonomamente. Gli investigatori hanno ricostruito numerosi spostamenti effettuati dalla donna col piccolo al seguito; in particolare, il bimbo, seguendo la madre, sarebbe entrato nel pomeriggio del 16 agosto in un condominio, uscendone, in braccio alla donna, dopo oltre 11 ore, probabilmente già morto. L’ipotesi degli investigatori allo stato ritenuta dal Gip supportata da elementi indiziari di elevata gravità, continua il comunicato stampa, è che il decesso sia attribuibile a un’azione volontaria, assai probabilmente la caduta dall’alto all’interno del condominio. Ulteriori elementi potranno emergere dagli esiti degli accertamenti di Polizia Scientifica sui reperti di presumibile natura biologica sequestrati dagli investigatori all’interno del condominio. L’indagata avrebbe dovuto riportare il piccolo, al termine di un periodo di vacanza trascorso con lei, al padre del bambino, suo affidatario esclusivo, proprio il giorno in cui invece il bambino sarebbe stato ucciso proprio da lei. Già nel procedimento civile svoltosi dinanzi al Tribunale di una città del Piemonte – dove il piccolo viveva così come suoi genitori – erano emersi disturbi di personalità dell’indagata. Nei suoi confronti, conclude la nota, il Gip ha ravvisato, oltre al pericolo (concreto ed elevato) di fuga, anche il rischio di reiterazione dei reati. La donna, rintracciata nella mattinata del 1 settembre nella città del Piemonte dai poliziotti livornesi, è stata arrestata e condotta nel carcere Don Bosco di Pisa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia. E’ doveroso precisare che si è ancora in fase di indagine e vige la presunzione di non colpevolezza fino alla condanna definitiva.

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