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Finanza: scoperto ristorante totalmente abusivo, sconosciuto al fisco e con menù fisso a 25 euro

Giovedì 17 Agosto 2023 — 09:00

Al momento dell’accesso delle Fiamme Gialle all'interno del locale erano presenti una trentina di clienti, già seduti ai tavoli; il locale prevedeva un menù a prezzo fisso a base di pesce per 25 euro a persona senza il rilascio di alcun documento fiscale

L’intensificazione e prosecuzione delle attività di contrasto all’economia illegale e sommersa attuata dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Livorno durante il periodo estivo ha consentito, come si legge in un comunicato stampa diffuso dal Comando della Guardia di Finanza di Livorno il 17 agosto, di individuare sul litorale cecinese un locale dedito alla somministrazione di alimenti e bevande totalmente abusivo: completamente sconosciuto al fisco, nonché privo di autorizzazioni commerciali e requisiti igienico-sanitari. In particolare nel corso dell’attività ispettiva svolta dalla Compagnia di Cecina, effettuata congiuntamente ed in maniera sinergica alla Polizia Municipale di Cecina e all’Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria (Zona Bassa Val di Cecina – Val di Cornia) del Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL Toscana Nord-ovest, è stata accertata nel locale la mancata installazione del misuratore fiscale, la presenza di n. 1 lavoratore in nero, l’assenza della prevista segnalazione certificata di inizio attività nonché insufficienti condizioni igieniche per la preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, che hanno determinato la chiusura dell’attività in parola con effetto immediato. Al momento dell’accesso – continua il comunicato – erano presenti una trentina di clienti, già seduti ai tavoli; il locale prevedeva un menù a prezzo fisso a base di pesce per 25 euro a persona senza il rilascio di alcun documento fiscale. Le fiamme gialle di Cecina – spiega la nota stampa – hanno rilevato che la gestione è riconducibile ad una società di fatto composta da 3 persone, per la quale è stata richiesta d’ufficio l’apertura di una nuova Partita Iva. I responsabili della società, oltre alla regolarizzazione della struttura, dovranno pagare sanzioni per circa 10.000 euro, nonché le imposte e l’IVA evasa sui corrispettivi percepiti per le somministrazioni effettuate.

Continuerà senza sosta per tutto il periodo estivo l’attività di prevenzione e contrasto della Guardia di Finanza di Livorno al fine di garantire un presidio costante nelle località a maggiore vocazione turistica, a tutela degli interessi economici, ambientali e della salute del consumatore finale, talvolta ignaro delle irregolarità delle strutture in cui si reca. L’economia sommersa pregiudica anche gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientata alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri, a danno delle imprese che operano nel rispetto delle disposizioni legislative.

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