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I rugbisti Alessandro e Filippo protagonisti della vittoria contro il Sudafrica

Venerdì 30 Giugno 2023 — 11:55

Comunicato e foto da rugbylivorno1931.it

Cresciuti nell’Unicusano Livorno Rugby i due giocatori livornesi, classe 2003, sono stati titolari della nazionale che il 29 giugno ha battuto 26-34 il Sudafrica nel mondiale di rugby U20

Un’impresa sportiva straordinaria. Una delle pagine più belle della storia del rugby italiano. Un successo pazzesco. La nazionale azzurra under 20, nel secondo impegno del mondiale di categoria, in pieno svolgimento in Sudafrica, si è imposta sui pari età locali (i ‘Baby Bocks’) 34-26. Mai in precedenza l’Italia under 20 aveva battuto i sudafricani. Un trionfo figlio di una prova eccezionale della mischia, che consente di guadagnare cinque punti in classifica e addirittura sperare nel primo posto del girone. In questa nazionale si sono ritagliati spazio, come titolari, due giocatori livornesi, classe 2003, sportivamente parlando nati e cresciuti nell’Unicusano Livorno Rugby. Si tratta del trequarti Alessandro Gesi, che nella prima partita del torneo iridato, contro l’Argentina, era stato impiegato all’ala e che stavolta ha indossato la maglia numero 15, quella di estremo, e dell’avanti Filippo Lavorenti, che dopo aver saltato l’incontro con i sudamericani, è stato schierato flanker, con la maglia numero 6. Gesi ha giocato l’intero confronto, Lavorenti è rimasto in campo fino al 68’. Due giocatori di grande talento, che dopo la classica trafila nelle under biancoverdi, hanno esordito, giovanissimi, nella prima squadra labronica ed hanno fornito un importante contributo, nell’annata 2021/22, per la promozione della realtà delle ‘Tre Rose’ dalla serie B alla serie A. Lavorenti ha giocato nella stagione appena conclusa in prestito nel CUS Torino, nel massimo campionato domestico, quello del Top10, mentre Gesi (nipote, figlio e fratello d’arte), attivo nell’Accademia FIR delle Zebre, ha disputato con la maglia biancoverde labronica, nel positivissimo torneo di A, girone 3, chiuso al quinto posto, due gare (quella esterna con i Cavalieri Prato/Sesto nella terz’ultima giornata e quella casalinga con la Capitolina Roma, nel penultimo turno). Ecco in merito alla favolosa affermazione con il Sudafrica il comunicato di federugby.it

L’Italia emerge luminosa dal fango di Paarl scrivendo una delle pagine più belle nella storia del rugby italiano, mescolando gioco, carattere, cuore, orgoglio, lucidità e cinismo in un mix fin d’ora destinato a restare indelebile nel tempo. I ragazzi del trio Brunello-Santamaria-Dolcetto scendono in campo nelle peggiori condizioni ambientali e climatiche possibili restando ancorati al proprio piano di gioco per l’intero arco della partita, di fronte ad un avversario dapprima troppo convinto, poi ferito e pericoloso, gestendone il perimetro con un raro esempio di equilibrio nella lettura di un match a tratti davvero complicato sia in panchina, sia sul campo. La potenza fisica del XV sudafricano ha potuto di fatto poco contro il sistema difensivo disegnato dallo staff azzurro, con i ragazzi autori di una prestazione enorme sul piano sia individuale che collettivo per il 26 a 34 finale che configura ora una classifica proiettata su scenari decisamente aperti. Primo Tempo. Subito fisico l’inizio dei Baby Boks, che testano la difesa guadagnando un penalty già al primo minuto: la penaltouche è però ben controllata dagli Azzurrini, che guadagnano una mischia davanti ai pali. Sugli sviluppi è feroce l’attacco sudafricano, ma la difesa è solida e l’Italia non cede, guadagnando il primo calcio a favore forzando un ingaggio irregolare. Al 6’ Douglas contrattacca al piede ma viene placcato in ritardo, e per gli Azzurrini arriva la prima rimessa laterale sui cinque metri in attacco: la difesa non tiene e provoca il crollo del drive, con meta tecnica e cartellino giallo ai danni del pilone destro Mdanda al minuto 9. Parziale di 7 a 0. I padroni di casa riprendono il gioco a testa bassa, ma sono ottimamente controllati da una difesa tanto efficace quanto lucida nel forzare i falli dei giovani Springboks: al 17’ proprio in questo contesto l’Italia trova una seconda penaltouche che diventa nuovamente letale, per la percussione di Pisani che trova Gasperini prontissimo a raccogliere e allungarsi per la meta poi trasformata da Brisighella. 14 a 0. L’Italia è totalmente sul pezzo, con un’intelligente adattamento alle condizioni climatiche e del terreno grazie ad un uso equilibrato dell’avanzamento palla in mano e del piede tattico. Al 25’ ennesimo fallo a terra del XV sudafricano proprio davanti ai pali, Brisighella non sbaglia, vantaggio che passa sul 17 a 0 mentre la pioggia aumenta di intensità. Attorno alla mezz’ora la reazione Boks è spietata, con avanzamento sui canali stretti fino al cuore dei 22 italiani per la piattaforma che lancia Letebele nel corridoio fin sotto l’acca. Khan va per la conversione, ma Douglas legge benissimo i tempi del calciatore e devia il pallone tenendo lo score sul 17 a 5. Negli ultimi 5’ è davvero dura per i ragazzi di Brunello, che nel fango lottano sulla costante aggressione pick’n’drive degli avversari, dovendo capitolare al 37’ sul tocco vincente di Julius bravo a raccogliere il preciso cross-kick di Khan, che poi va anche a convertire per il 17 a 12 che manda le squadre al meritato riposo.

Secondo tempo. Sui primi possessi sudafricani è efficace la difesa degli Azzurrini, che si guadagnano tre penalty consecutivi mentre Gallorini entra al posto di Bartolini, con Pisani che si sposta a sinistra. Proprio il neo-entrato sfrutta al meglio la situazione, controllando il drive avanzante dei compagni prima di sganciarsi e di forza toccare otre la linea per la meta del 12 a 24 dopo la conversione di Brisighella. Sono continui i falli sudafricani, che non tengono l’Italia sul breakdown: al 49’ è di nuovo il pack ospite a grattare metro su metro nel fango, in un confronto sotto i pali che vede nuovamente Gallorini uscire sporchissimo ma trionfante dopo la seconda marcatura personale faccia a terra. Brisighella è sicuro alla trasformazione, 12 a 31. Il Sudafrica è in chiara difficoltà e si affida alle iniziative individuali non trovando soddisfazione in quelle strutturate: al 56’ su una di queste arriva la meta di uno straordinario Markus, autore di una cavalcata con tre cambi di traiettoria che taglia a metà la cerniera in opposizione. Khan trasforma, 19 a 31. L’Italia si disunisce, e dopo 4’ subisce l’uno-due che riporta gli Junior Boks sotto di 5, con Else che vede aprirsi il raggruppamento e ci si infila volando indisturbato per una trentina di metri. Khan trasforma, match totalmente riaperto sul 26 a 31. Brunello chiama in campo tutta la panchina iniettando forze fresche, la squadra ritrova il suo focus ed entra negli ultimi 10’ guadagnando metri preziosi in campo sudafricano. Al 72’ penaltouche italiana dentro i 22 in attacco: Mattioli controlla, il drive è ben impostato e la guerra è aperta sulla linea di meta, con Passarella a esaltarsi provocando al placcaggio il fallo che Sante spedisce in mezzo ai pali da posizione centrale, riportando i suoi sopra il break. 26 a 34. L’Italia è in trance agonistica e all’ingaggio stappa il Sudafrica continuando a tenere il pallino del gioco in fase di conquista e forzando il diciassettesimo fallo avversario. Ultimi due giri di lancette, i Boks puntano tutto sul personale, attaccando a testa bassa fino all’extra-time, quando sull’ultimo fallo Khan cerca quantomeno il penalty del punto di bonus, senza trovarlo per la storica vittoria azzurra sul 26 a 34.

Il tabellino del match:

SUDAFRICA U20 v ITALIA U20 26-34 (PT 12-17)

Marcatori: PT 9’ m. tecn. Italia (0-7); 17’ m. Gasperini, t. Brisighella (0-14); 25’ cp Brisighella (0-17); 30’ m. Letebele, nt (5-17); 37’ m. Julius, t. Khan (12-17). ST 46’ m. Gallorini, t. Brisighella (12-24); 49’ m. Gallorini, t. Brisighella (12-31); 56’ m. Markus, t. Khan (19-31); 60’ m. Else, t. Khan (26-31); 75’ cp Sante (26-34)

SUDAFRICA U20: 15. Izaks; 14. Annies (77’ Bester), 13. Letebele, 12. Markus (15’ – 20’ Porthen), 11. Notje; 10. Francis (25’ Julius), 9. Le Roux (15’ Khan); 8. Beets, 7. Potgieter, 6. De Villiers (C – 77’ Mdletshe); 5. Van Heerden, 4. Wessels (47’ Van Reenen); 3. Mdanda (52’ Porthen), 2. Else (68’ Kotse), 1. Lavagna (76’ Ganyane)
A disposizione: 16. Kotze, 17. Ganyane, 18. Porthen, 19. Van Reenen, 20. Mdletshe, 21. Khan, 22. Bester, 23. Julius
Head Coach: Bafana Nhleko

ITALIA U20: 15. Gesi; 14. Bini, 13. Elettri, 12. Passarella, 11. Douglas; 10. Brisighella (67’ Sante), 9. Casilio (68’ Battara); 8. Ruaro (60’ Rubinato), 7. Odiase (C), 6. Lavorenti (68’ Berlese); 5. Turrisi, 4. Pontarini (64’ Mattioli); 3. Pisani (60’ Taddei); 2. Gasperini (68’ Quattrini), 1. Bartolini (41’ Gallorini)
A disposizione: 16. Quattrini, 17. Taddei, 18. Gallorini, 19. Mattioli, 20. Berlese, 21. Battara, 22. Sante, 23. Rubinato
Head Coach: Massimo Brunello

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