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Giovani Democratici: “Sì a strumenti identificativi sopra le divese e body cam”

Venerdì 26 Maggio 2023 — 16:07

Nei giorni scorsi si è diffuso un video che riprende una scena di abuso della forza da parte di un carabiniere. Il militare è andato a sferrare un calcio nei confronti di un uomo già immobilizzato, per poi afferrarlo al collo e in seguito ammanettarlo. Altra situazione simile è avvenuta a Milano, che ha visto protagonisti degli agenti della polizia locale utilizzare dei manganelli verso una persona già bloccata. Due azioni eccessive rispetto alle circostanze, che non possono trovare scusanti.

Sebbene lo stato abbia il monopolio dell’uso della forza, esso non può essere incondizionato e incontrollato. Si andrebbe a creare un sentimento di paura verso le forze dell’ordine. Sentimento che è già presente.

Per questo devono essere attuate tutte quelle azioni che permettono di far sentire al sicuro le persone. Perciò strumenti come i codici identificativi sopra le divise degli agenti e le body cam devono essere la base per uno stato che si definisce civile, come avviene già in altri paesi europei. Ma pure la continua formazione delle forze dell’ordine verso: la risoluzione dei conflitti senza l’uso della forza, il superamento di pregiudizi e l’antirazzismo. Questo deve essere affiancato da una normativa che permetta di punire gli atti eccessivi compiuti da alcuni componenti delle forze dell’ordine.

Posizioni non condivise da questo governo di destra, che cerca di far assomigliare il nostro paese a uno stato di polizia. Andando ad alzare quelle che sono le tensioni all’interno della società. Questo per colpa di proposte come l’abolizione del reato di tortura, il decreto cutro, le battagli contro i diritti delle done e della comunità LGBTQI+. Chiare proposte che tendono a creare divisione nella società e conflitto tra persone. Quindi non istaurando sicurezza nel paese.

Perciò, fino a quando rimarrà questo clima sovranista, le amministrazioni di centro-sinistra dovranno fare degli sforzi maggiori, anche su materie di competenza nazionale. A partire da temi come la sicurezza e l’ordine pubblico, che non possono essere lasciati alla gestione del governo Meloni che è evidentemente incompetente.

Il segretario dei giovani democratici
Bernardo Taddei

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