“Primo Vere”, la mostra d’arte di Mario “Magno” Maddalosso in Fortezza Vecchia
La mostra è aperta al pubblico fino al 2 aprile seguendo gli orari della Fortezza Vecchia dal martedì alla domenica dalle 9 alle 20. Il titolo Primo Vere, in latino "L'inizio della Primavera", è inteso come nuova fioritura artistica, emotiva e progettuale
Organizzare una mostra d’arte in un luogo che già esso stesso costituisce un pezzo d’arte ad alti livelli non è cosa facile. Un edificio, la Fortezza Vecchia, che fin dalle primissime anime che hanno abitato l’area rappresenta la massima espressione identitaria, un simbolo che riflette da sempre il carattere dei cittadini e delle cittadine che vi abitano, un grande esempio di architettura militare di difesa di quello che è stato uno dei porti più soggetti alle rappresaglie dei corsari e tra i più importanti d’Europa, la fortezza vecchia di Livorno.
Mario Maddalosso, in arte Magno, in collaborazione con Ricci Arte e Menicagli Pianoforti, non si è certo tirato indietro nel ricercare per la mostra dal titolo “Primo Vere” un luogo che potesse fare da cornice a questa avventura che proprio dal titolo promette non poche suggestioni. “Primo Vere” infatti, che in latino significa “L’inizio della Primavera”, è inteso come nuova fioritura artistica, emotiva e progettuale, un qualcosa che ha un inizio ma non una fine. L’intento dell’artista invero è quello di non vedere il termine della primavera come il tramonto di una stagione ma come l’inizio di un’altra ed un’altra ancora, in una sorta di continua rinascita. I suoi dipinti, lasciano all’occhio dell’osservatore quella sensazione che un accadimento improvviso sia apparso sulla scena e ad un certo punto tutto quanto si rimette in ordine. L’energia dell’universo che si risveglia e condensa in quell’istante tutta la sua aspirazione, tutta la sua volontà a prendere forma. Le esplosioni, i colori, la circolarità ricercata, invitano ad osservare e percepire queste emozioni come un continuo turbinio di eventi, di situazioni in divenire, che esistono e persistono dentro di noi. Mario nasce a Livorno, nell’inverno 1991, il periodo di nascita, non è un momento privo di significato all’interno della formazione del suo carattere, che inciderà ineluttabilmente sul suo orizzonte artistico e spirituale, nonché l’ambiente cittadino in cui egli si diletta ad osservare, contemplare ed interpretare in modo originale, la sua Livorno, il suo mare, nei tramonti, che ogni sera mettono in scena il loro spettacolo. Dimostra infatti inizialmente un forte interesse per la pittura impressionista passando poi rapidamente alla pittura astratta, che a quanto dimostrano queste sue ultime opere, l’artista riesce a esprimere al massimo tutto il suo potenziale. Si può dire che la sua più grande peculiarità è la volontà di sperimentare. Il suo percorso si arricchisce anche di numerose mostre a cui ha partecipato in giro per l’Italia come a Genova, Padova, Roma. Una tappa fondamentale nel curriculum di un artista.
La mostra avrà luogo dal 18 marzo, con vernissage programmato alle 18, fino al 2 aprile. Appuntamento alla “Sala del Piaggione dei Grani”. Completamente aperta al pubblico seguendo gli orari della Fortezza Vecchia da martedì alla domenica dalle 9 alle 20.
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