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Il Consorzio Nautico: “L’accesso alle tanto amate Secche deve essere gratuito”

Mercoledì 8 Marzo 2023 — 17:25

Il Consorzio Nautico di Livorno: "Il corrispettivo economico non deve ricadere sui diportisti, la Meloria è storicamente parte integrante della città. Comune e Regione intervengano"

Il Consorzio Nautico di Livorno si trova nuovamente costretto a intervenire sul tema dello stallo riguardante le autorizzazioni 2023 per i diportisti che intendono transitare e fruire dello specchio acqueo all’interno dell’Area marina protetta delle Secche della Meloria. I singoli proprietari di barche, dopo oltre due mesi dalla precedente segnalazione inoltrata pubblicamente da questo Consorzio a mezzo comunicato stampa a inizio gennaio, ci hanno confermato anche quanto si può leggere sul sito web (ad oggi 8 marzo, ndr) dell’Ente Parco San Rossore-Migliarino-Massacciuccoli, gestore dell’AMP: il rilascio dei permessi per svolgere le attività nello specchio d’acqua circostante il faro e la torre resta sospeso. Un’impasse burocratica inammissibile, visto che si sono persi per strada due mesi preziosi, senza peraltro che i diportisti potessero né inoltrare le richieste di permesso, né avessero dei chiarimenti riguardo alla tanto più volte ventilata ipotesi di introduzione del balzello economico quale condizione necessaria per l’ottenimento del via libera alla navigazione, balneazione e all’ancoraggio presso le tanto amate Secche.
Qualcuno dovrà a breve pronunciarsi sull’auspicata esenzione da quanto previsto dal disciplinare firmato a suo tempo dal Governo (che tecnicamente imporrebbe il corrispettivo economico), visto che ormai la bella stagione bussa alle porte. Senza un’autorizzazione valida per l’anno in corso, i proprietari delle imbarcazioni si ritrovano loro malgrado soggetti a possibili multe: la situazione, con una decisione che auspichiamo segua la logica del buon senso, dev’essere sbloccata con urgenza. Il Consorzio ha ribadito, con cadenza costante negli anni, che l’accesso deve restare libero e gratuito (così come peraltro stabilito a suo tempo nella bozza preliminare del Decreto Ministeriale istitutivo dell’Area medesima per i residenti di Livorno, Pisa e Collesalvetti per attività nelle zone B1, B2 e B3). Ciò che più preme al ‘popolo delle barchette’ è il fatto che la Meloria, considerata storicamente parte integrante della città, deve restare fruibile in maniera quanto più agevole possibile. Chiediamo l’eliminazione di un iter burocratico superfluo e farraginoso. La tassazione, solo sulla carta giustificata dai costi d’istruttoria di un procedimento da evadere peraltro per termini di legge entro un massimo di 60 giorni dalla consegna (una parentesi che allunga ulteriormente l’attesa del diportista, praticamente arrivando sino all’inizio dell’estate, riducendo ulteriormente la finestra temporale di fruizione dell’AMP) non può e non deve ricadere a carico dell’utenza. Ribadiamo quindi la richiesta che il Comune di Livorno, la Regione Toscana e i vari soggetti locali interessati per competenza, si facciano promotori della richiesta di modifica del regolamento nell’ottica di una definitiva semplificazione.

Consorzio Nautico Livorno

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