Incontri d’autore, Vanessa Roghi alla Biblioteca dei Bottini dell’Olio
Nuovo appuntamento della rassegna “Incontri d’autore”, sabato 4 marzo alle 17.30 alla Biblioteca Bottini dell’Olio di Livorno con Vanessa Roghi che dialoga con la storica dell’arte Linda Landi. L'incontro è gratuito
Nuovo appuntamento della rassegna “Incontri d’autore”, sabato 4 marzo alle 17.30 alla Biblioteca Bottini dell’Olio di Livorno con Vanessa Roghi, Eroina (Mondadori) che dialoga con la storica dell’arte Linda Landi. L’incontro è in collaborazione con la libreria Mondadori di Livorno. Linda Landi: storica dell’arte e pubblicista,è autrice di testi scientifici e divulgativi di argomento storico artistico e culturale. Dopo esperienze in ambito accademico, si è specializzata in educazione al patrimonio e mediazione culturale, collaborando con istituzioni museali pubbliche e private di rilievo nazionale e internazionale. Oggi è impiegata presso la Coop Itinera per il settore musei e biblioteche.
Vanessa Roghi è storica e autrice di programmi di storia per Rai Tre. Bodini Fellow presso l’Italian Academy della Columbia University dal 2020 al 2021, è una ricercatrice indipendente. Ha scritto, tra gli altri,La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole (2017),Piccola città. Una storia comune di eroina (2018), Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari(2020), Il passero coraggioso. «Cipì», Mario Lodi e la scuola democratica(2022) per Laterza e Voi siete il fuoco. Storia e storie della scuola(2021) per Einaudi Ragazzi.
Valentina ha iniziato a fumare eroina a 13 anni. Era il 2002. Nessuno pensava che l’eroina fosse ancora una minaccia, si diceva che a farsi erano ormai solo i tossicomani sopravvissuti agli anni Ottanta, simbolo di un passato da dimenticare. Oggi Valentina ha 33 anni, è entrata e uscita da dodici comunità terapeutiche, solo per finire in carcere. Parte da qui, dalla vicenda di una ragazza come tante, il percorso di ricerca di Vanessa Roghi sul mondo delle cosiddette «droghe pesanti». Una storia che inizia alla fine dell’Ottocento, quando i derivati dell’oppio furono salutati come i rimedi definitivi contro il dolore, prima che se ne conoscesse il risvolto dell’assuefazione e della dipendenza, e arriva ai giorni nostri, quando nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, si è verificata una nuova impennata nel consumo di eroina, dopo quindici anni di calo costante. Passando dalla costruzione socioculturale della figura del «tossico» ai corsi e ricorsi della «guerra alla droga», fino alla responsabilità delle case farmaceutiche nella nuova crisi degli oppioidi. Sullo sfondo di questo scenario, l’autrice si interroga sulla possibilità di una soluzione diversa, sia dalla politica punitiva adottata da molti Paesi europei, fra cui l’Italia, il cui risultato è che su 850.000 detenuti il 18 percento è recluso per uso o possesso di droghe, sia da quella delle comunità terapeutiche, dove l’imperativo è rinunciare di colpo e per sempre alle sostanze. Questa «terza via» si chiama riduzione del danno ed è l’ammissione che, per alcuni, smettere di assumere stupefacenti non è un’opzione praticabile. È un’alternativa che deve declinarsi sul singolo e soprattutto rinunciare alla stigmatizzazione del soggetto, che serve solo a emarginarlo e condannarlo a una morte «civile». Una ricerca appassionata e documentata, che ci porta nell’inferno della dipendenza dalle droghe. Perché «grazie a una vera e propria epica dei narcos, paradossalmente, del sistema mondiale della droga sappiamo senza dubbio molto di più di quanto sappiamo del “drogato” vicino a noi».
La rassegna è in collaborazione con il Comune di Livorno, Comune di San Vincenzo, Comune di Cecina, Comune di Portoferraio, Comune di Campo nell’Elba e Comune di Suvereto.
L’ingresso all’evento è gratuito.
Per informazioni: 0586/894563 0586/824559 – mail: [email protected]
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