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Caro bollette, chiude storico panificio dopo 57 anni di attività

Mercoledì 28 Settembre 2022 — 16:20

Nella prima foto l'ingresso chiuso dalla saracinesca dello storico panificio Nencini, aperto al pubblico la prima volta il 6 gennaio del 1965. Nella seconda immagine la lettera di saluto ai clienti firmata dai titolari Andrea e Valerio

La lettera d'addio sulla saracinesca del negozio in via Mastacchi: "Siamo costretti a chiudere la nostra attività, non per nostra volontà, ma per un rincaro dei costi di gestione insostenibile, che non ci permettono di continuare a lavorare come vorremmo. Grazie a tutti di cuore, per il sostegno e la fiducia"

di Giacomo Niccolini

Non ce l’hanno fatta Andrea e Valerio Nencini a reggere all’urto di queste ultime super-bollette. Un’ondata difficile da arginare per chi, già da tempo, faceva i conti con la grande distribuzione ed era barricato dentro al fortino del negozio di prossimità sventolando la bandiera della qualità delle materie prime e cercando di tenere la barra dritta nel mare dei prezzi al rialzo. Il Panificio Nencini di via Mastacchi, 127 chiude i battenti dopo 57 anni di onorato servizio dopo aver servito il quartiere e tutta la città sin dal 6 gennaio del 1965. “Mio padre insieme a mio zio aprirono per Befana in quell’ormai lontano giorno di 57 anni fa. L’anno dopo sono nato io e nel 1976 mio fratello Valerio con il quale abbiamo condotto l’attività fino allo scorso weekend. Poi questo lunedì, il 26 settembre l’amara, ma consapevole, decisione di non rialzare più la saracinesca”.
A raccontare questa triste vicenda è proprio Andrea Nencini, raggiunto al telefono da QuiLivorno.it. “Io fin dall’età di 16 anni ho iniziato a lavorare qua dentro, trascurando, ahimè, un po’ lo studio. Sono 40 anni che lavoro circa 14 ore al giorno. Dalle una di notte fino alle 15. Una vita davvero di sacrifici – spiega Nencini – La crisi però è iniziata da qualche tempo, da quando cioè abbiamo dovuto fare i conti con la sempre più crescente offerta della grande distribuzione. Qui i supermercati nella zona sono spuntati come funghi. E così cercando di tenere i prezzi competitivi e la qualità alta abbiamo cercato di tener botta anche a fronte di guadagni inevitabilmente più bassi. Poi è arrivata la guerra in Ucraina e l’allucinante aumento delle bollette. Pensate che nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato da pagare da 650 euro al mese di metano a 2600 euro,  più quelle della luce, anch’esse aumentate, in questo caso, quasi del 100%. Insomma così non era più possibile andare avanti. Adesso la speranza è quella di trovare un lavoro ma, nonostante l’esperienza maturata, non è facile che qualcuno assuma un 56enne”.
Da ieri un foglio bianco con un messaggio d’addio a tutti i clienti affezionati: “Ci scusiamo e ringraziamo tutti i nostri clienti e avvisiamo che da lunedì 26 settembre 2022 siamo costretti a chiudere la nostra attività, non per nostra volontà, ma per un rincaro dei costi di gestione insostenibile, che non ci permettono di continuare a lavorare come vorremmo. Grazie a tutti di cuore, per il sostegno e la fiducia che ci ha legato e accompagnato in questi lunghi 57 anni. Panificio Nencini, Andrea&Valerio“.

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