Effetto Venezia si prepara alla festa, sbarcano le prime installazioni artistiche
Foto di Daniele Stefanini per Fondazione Lem tratte dalla pagina Facebook Visit Livorno
Sono sbarcate le prime opere d'arte e le prime installazioni artistiche che campeggeranno tra le vie e nelle corti degli storici palazzi della Venezia e faranno parte della mostra "Il gioco della Natura" a cura di Gaia Bindi con il patrocinio dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze
Manca ormai poco, una settimana esatta per l’esattezza, all’inizio di questa 37esima edizione di Effetto Venezia. Un’edizione che ha deciso di cambiare marcia e rompere con quelle precedenti animandosi con tre dei fuochi sacri dell’arte: quello più nobile e alto fatto dalle sculture e dalle installazioni artistiche a cura della direttrice Gaia Bindi con il patrocinio delle Belle Arti di Firenze, quello più spumeggiante e divertente e più spettacolare composto dagli artisti di strada coordinati da Marco Buldrassi, e quello più classico e contemporaneo fatto dagli spettacoli sui palchi coordinati dalla direttrice Francesca Ricci.
Ed è proprio della prima anima di questa kermesse che animerà il quartiere storico di Livorno dal 3 al 7 agosto che le strade si stanno già riempiendo (clicca sulla clip in alto nella pagina per consultare il dettaglio tecnico delle opere in mostra). Un’anima che darà un ampio respiro internazionale alla manifestazione rilanciandola sui binari dei grandi festival estivi.
Sono infatti sbarcate le prime opere d’arte e le prime installazioni artistiche che campeggeranno tra le vie e nelle corti degli storici palazzi della Venezia. Nelle foto che vedete in pagina, pubblicate in anteprima dalla pagina Facebook di Visit Livorno, si possono notare i primi “movimenti” per la collocazione delle installazioni. Si tratta di 16 opere d’arte, tra installazioni e video, il cui allestimento è a cura di Alessandro Scilipoti.
La mostra che si snoderà tra le vie e le strade si intitola “Il gioco della natura” e si sviluppa come un itinerario a piedi nelle strade del celebre e popoloso quartiere della Venezia livornese, camminando per le quali il visitatore sarà invitato a seguire un percorso che si ispira al famoso Gioco dell’oca, proposto qui in chiave ecologica. La mostra ha infatti per tema la Natura nelle sue multiformi componenti e il cammino espositivo, organizzato a tappe, è finalizzato alla sensibilizzazione ambientale: ogni tappa presenta in modo ludico e divertente un argomento riferito all’ecosistema in cui viviamo, che oggi chiede sempre maggiore attenzione e nuova consapevolezza.
In ogni stazione del gioco sarà presente un cartello ben visibile che pone una domanda semplice (per esempio: “A cosa servono le erbacce?”, “Cosa pensano gli alberi?”, “In natura, l’unione fa la forza?”), a cui il visitatore è invitato a dare una risposta guardando l’opera d’arte collocata a fianco, riflettendo sull’immagine che propone e, talvolta, interagendo con essa. Nello stesso cartello, sotto il numero che identifica la tappa del gioco e la relativa domanda, comparirà indicato il nome dell’autore dell’opera, il titolo (con tecnica e misure) e un breve testo critico. Per completare l’intero percorso, il visitatore-giocatore sarà guidato nel suo cammino da segnali visivi e da un pieghevole, distribuito gratuitamente, che servirà come mappa geo-concettuale per seguire l’esposizione, dove saranno riportate tutte le opere e i testi pubblicati nella cartellonistica. I contenuti della brochure saranno resi disponibili al pubblico anche tramite QRcode per una fruizione personale sullo smartphone.
Gli artisti presenti all’esposizione sono Nico Angiuli, Margherita Bertoli, Benedetta Chiari e Elisa Pietracito, Mohammad Fallah, Pamela Gori e Eva Sauer, Giulia Guidicelli e Federica Vaia, Rocco Lopardo e Giovanni Marino, Jasmine Morandini, Pengpeng Wang, Robert Pettena, Qiu Yi, Marco Signorini, Simoncini.Tangi, Zoya Shookohi, Marta Travaini, Zhang Yun.
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