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Vessava la mamma per comprare la droga: in carcere

Lunedì 25 Luglio 2022 — 14:43

Nei giorni scorsi personale della squadra mobile, su disposizione della procura della Repubblica di Livorno, ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione di un livornese di 57 anni, condannato ad espiare la pena residua di reclusione di un anno e 4 mesi per aver commesso il reato di cui all’art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia)

Nei giorni scorsi personale della squadra mobile, su disposizione della procura della Repubblica di Livorno, ha eseguito l’ordine di esecuzione per la carcerazione di un livornese di 57 anni, condannato ad espiare la pena residua di reclusione di un anno e 4 mesi per aver commesso il reato di cui all’art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia) a Livorno dall’agosto 2017 all’agosto 2019.

L’uomo, conosciuto alle forze dell’ordine per i ripetuti interventi al domicilio domestico, era stato denunciato dalla madre anziana per le continue vessazioni psicologiche sfociate in un senso di sudditanza, che le impedivano di reagire ai soprusi e alle angherie del figlio, alla continua ricerca di soldi per soddisfare le sue esigenze di tossicodipendente, con conseguenti difficoltà per tutto il nucleo familiare.

Il condannato, con problemi anche di natura psichiatrica, aveva in passato rifiutato di sottoporsi a qualsivoglia soluzione di riabilitazione terapeutica, sottoponendo la madre ed il compagno di questa ad un abuso psicologico ripetuto, di sopraffazione, impedendo di fatto qualsiasi comportamento di reazione e qualsiasi colloquio volto al ragionamento, senza tenere in minimo conto l’età avanzata delle due persone conviventi.

Già nel 2019 era stato sottoposto alla misura di sicurezza non detentiva provvisoria, emessa dal Tribunale di Livorno, che disponeva di doversi sottoporre a programma riabilitativo in un centro di salute mentale, astenersi dall’uso di sostanza voluttuarie psicoattive, riprendere contatti con l’ASL per il monitoraggio degli esami tossicologici per il trattamento della dipendenza da stupefacenti. L’uomo, rintracciato all’interno dell’abitazione della madre, al termine degli atti di rito è stato accompagnato presso la Casa Circondariale “Le Sughere” per l’espiazione della pena comminata.

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