Mascagni. I giovani artisti di Lucca protagonisti dell’ultimo concerto della Rassegna Nardini
L’ultimo incontro della Rassegna, che ha offerto un quadro dell’eccellenza della formazione artistica musicale della nostra regione, vede protagonisti la violinista Alice Palese e il pianista Alessio Ciprietti
Domenica 29 maggio alle 11, nell’Auditorium Cesare Chiti del Conservatorio Pietro Mascagni, si tiene il quarto e ultimo concerto della Rassegna Pietro Nardini, organizzata dall’Associazione Amici del Mascagni insieme con il Conservatorio livornese.
Ospiti del Conservatorio livornese sono due giovanissimi artisti dell’istituzione gemella di Lucca, il Conservatorio Luigi Boccherini.
L’ultimo incontro della Rassegna, che ha offerto un quadro dell’eccellenza della formazione artistica musicale della nostra regione, vede protagonisti la violinista Alice Palese e il pianista Alessio Ciprietti.
Ambedue nei dintorni dei vent’anni – dunque giovanissimi, l’una che ha appena conseguito il titolo accademico di secondo livello, l’altro che frequenta il biennio specialistico nel Conservatorio lucchese – vantano già numerose presenze in diversi concorsi, nei quali hanno conseguito premi prestigiosi, e hanno già hanno già all’attivo un curriculum nutrito di masterclass e di esperienze di specializzazioni, che costituiscono passi fondamentali nel percorso di costruzione di una carriera da concertisti.
Palese e Ciprietti sono interpreti della Sonata in re maggiore op.12 no.1, che Ludwig van Beethoven, alla soglia dei trent’anni e già colpito dal male che lo renderà di lì a poco del tutto sordo, scrive nel 1798 espressamente “per pianoforte con violino”, riaffermando, così, l’abbandono del ruolo di mero accompagnamento, subalterno al violino, che il clavicembalo e il Forte-piano avevano nel Barocco, ruolo che dai primi dell’Ottocento si era andato modificando, invece, verso una relazione di vera parità. Una Sonata, nei tre tempi di Allegro con brio, Tema con variazioni. Andante con moto e Rondò. Allegro, che è dunque un’interlocuzione alla pari tra i due strumenti, secondo un sentire che il compositore avrà caro e svilupperà in tutta la sua produzione.
I due giovani sono, poi, interpreti della Violin sonata in La maggiore che il compositore franco belga Cèsar Franck porta a termine il 28 settembre 1886. In realtà il compositore ne aveva fatta una prima stesura già nel 1859, con l’intento di dedicarla a Cosima, figlia di Liszt e poi seconda moglie di Wagner. Ma, completato il lavoro una trentina d’anni più tardi, non esitò a dedicarlo, come regalo di matrimonio, all’amico e grande violinista Eugène Ysaÿe, che ne fu il primo esecutore al Cercle Artistique di Bruxelles il 16 dicembre 1886, insieme con madame Marie-Léontine Bordes–Pène, anch’essa apprezzata interprete, al pianoforte.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti e nel rispetto delle norme attualmente in vigore in materia di prevenzione del contagio da Covid19 (mascherina FFP2).
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